Osimo

Orti a scuola. L’esperienza del Trillini di Osimo

Riscoprire i prodotti della terra, la stagionalità, le diverse tecniche di coltura. Sono questi alcuni degli obiettivi del progetto portato avanti dall'Istituto comprensivo cittadino, e che si è concluso, di recente, con l'esposizione al mercato coperto dei prodotti coltivati dai bambini

Il mercato coperto di Osimo nella giornata conclusiva del progetto "Orti a scuola"

OSIMO – L’attenzione dell’istituto comprensivo “Trillini” di Osimo è da tempo orientata dalla parte del mangiar bene e dell’educazione alla salute. Con il progetto triennale “Cibo in sé, cibo in me, cibo in noi” coordinato dall’insegnante Liana Chiappa, lo scorso anno i ragazzini hanno esplorato le proprietà dei cibi, il fabbisogno nutrizionale. Poi al centro del lavoro è finita la produzione e la trasformazione della filiera alimentare. La proposta caratterizzante il percorso dell’anno scolastico 2016-17 ha riguardato la realizzazione di “Orti a scuola”: avvicinare i bambini e i ragazzi alla terra facendo loro coltivare frutta e verdure è stato un modo per educarli alla varietà, alla stagionalità, ai metodi di coltivazione biologici e biodinamici, al rispetto della natura e di tutte le creature viventi, a incuriosirsi per ciò che è diverso e ad assaggiare quello che loro stessi hanno coltivato.

L’orto è uno strumento per far diventare il piccolo consumatore un cittadino consapevole che le sue scelte d’acquisto hanno delle ripercussioni sul mondo che ci circonda. Il concetto di responsabilità verso l’ambiente e il prossimo viene trasmesso attraverso il lavoro di gruppo nell’orto e la cura che ogni bambino deve avere delle piantine. Piace pensare che stimoli educativi di questo tipo possano giovare ai bambini ma anche alla comunità. Il coinvolgimento dei genitori, il contatto con i nonni ortolani che hanno aiutato maestre e bambini nell’orto, l’interazione con alcuni operatori del settore agroalimentare e con l’Università, aprono la scuola a scambi con l’esterno, con la comunità che deve imparare assieme ai bambini a consumare in modo più consapevole. La partecipata mostra mercato, che si è tenuta domenica al mercato coperto di piazza San Francesco, è stata la conclusione di un anno intenso ma il progetto vedrà un ulteriore sviluppo dal prossimo anno scolastico. Hanno collaborato al progetto il professor Claudio Focante, Gianna Ferretti della facoltà di Medicina di Ancona, Letizia Gardoni dell’azienda agraria “Il podere”, Cea “La confluenza”, Auser, Comune e Asso.

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