Osimo

Ordine pubblico e mascherine, è scontro politico a Osimo

C'è chi invoca repressione e maggiori controlli e anche l'ordinanza per introdurre l'obbligo delle mascherine all'aperto. Ecco cosa ne pensa il sindaco chiamato in causa nel dibattito acceso che si è innescato

I controlli interforze a Osimo
I controlli interforze a Osimo

OSIMO – Lo scontro sui controlli in centro per far fronte ai baby bulli a Osimo è finito anche in Consiglio comunale. Lo scorso fine settimana è stato intenso per le forze dell’ordine in centro e non sono state rilevate criticità su quel fronte ma il dibattito è ancora acceso. «È evidente che le misure prese finora dall’Amministrazione per arginarli non si sono rivelate efficaci e incisive. Perché la presenza delle forze di Polizia nel centro storico non si protrae mai oltre la mezzanotte e perché non è previsto un servizio notturno della Polizia locale dalle 22 alle 4?», ha detto il consigliere comunale di Progetto Osimo futura Achille Ginnetti. Il primo cittadino Simone Pugnaloni ha replicato: «Si sta cercando di gestire il fenomeno con il massimo impegno con le forze dell’ordine. Fuori luogo e offensivo ire che nulla di concreto sia stato fatto per arginare atti di criminalità. La municipale informa che dall’inizio dell’anno sono stati fatti 500 servizi da agenti appiedati, 450 nei parchi comunali, 15 congiunti con polizia di Stato e carabinieri in centro e oltre 50 servizi serali, che non si protraggono oltre su disposizione della Prefettura. Arriveranno 34 nuove telecamere e aprirà a breve la sede della Municipale in centro».

Ci sono anche i volontari della Protezione civile a coadiuvare le forze dell’ordine il sabato sera. «Non c’è alcun dubbio che gli agenti in servizio ad Osimo siano in gamba – ha risposto Ginnetti -. La mia interrogazione riguardava invece gli atti di criminalità che si verificano in centro da oltre un anno e che purtroppo vedono come protagonisti gruppi di giovani. Prendo atto che da qualche settimana questi episodi sono diminuiti grazie all’impegno per provare ad arginare il problema. Torno però ad insistere sull’importanza della repressione. Siamo d’accordo che non rappresenta l’arma né per contrastare questi fenomeni né per prevenirli, ma è utile per far comprendere che c’è un limite. Un limite che, se oltrepassato, può sfociare in trasgressione e in comportamenti di micro e macro criminalità. Per risolvere questa situazione occorre una risposta energica, non solo per salvaguardare chi abita in centro, ma anche per non far passare il messaggio che ad Osimo tutto è permesso. Per il nostro Gruppo la collocazione più idonea è all’interno del palazzo comunale, fronte piazza del Comune. L’ufficio individuato invece dall’Amministrazione, quello del dazio, sembra essere piccolo tanto che difficilmente potranno essere ricevute delle persone».

Le mascherine all’aperto

È ancora scontro a Osimo anche sull’uso delle mascherine all’aperto. Ginnetti ad esempio le invoca ad alta voce come a Loreto e Ancona. A oggi Osimo conta 240 persone in quarantena a fronte di 150 positivi al Covid. «Se all’aperto non è possibile mantenere il distanziamento, si verificano assembramenti e affollamenti, l’utilizzo della mascherina è obbligatorio. Lo prevede l’ordinanza del Ministero della Salute del 22 giugno scorso – dice Ginnetti -. Visti gli eventi organizzati per il periodo natalizio, mi chiedo perché non viene adottata un’ordinanza che obblighi all’utilizzo dei dispositivi di protezione individuale in tutti quei luoghi all’aperto dove non è possibile mantenere la distanza di sicurezza, come in centro e nei luoghi dello shopping. L’ordinanza sull’obbligo delle mascherine all’aperto dimostrerebbe interessamento da parte dell’Amministrazione comunale e consentirebbe alle forze dell’ordine di intervenire per far rispettare le regole. Sono accorgimenti necessari per vivere le feste in sicurezza». Il sindaco però rimane fermo: «È prematuro agire in autonomia, rispettiamo le regole dall’alto come avevamo fatto durante la prima ripartenza. Non vanno bene le fughe in avanti rispetto alle decisioni prese dallo Stato». E’ scesa di poco l’incidenza dei positivi nella vicina Loreto (106 con 144 persone in isolamento) e a Castelfidardo (94 positivi per 164 persone in quarantena).

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