Osimo

Offagna prepara una mostra con costumi storici tra leggende e misteri

Tra le curiosità della mostra la “Vexata questio”, un abito ricavato dalla ricostruzione storica del “Nome della Rosa”

OFFAGNA – Novità di quest’anno nell’Offagna della cultura è la mostra allestita all’ex chiesa del Ss. Sacramento, diventata da anni polo espositivo. All’interno si possono ammirare i costumi storici usati dagli animatori dei quattro rioni durante la settimana di Feste medievali, i poster di presentazione delle vecchie edizioni e il Libro antico di Offagna, ricopiato a mano nel 1555 da un libro del 1380, e dove sono rappresentati gli statuti comunali.

Tra le curiosità della mostra la “Vexata questio”, un abito ricavato dalla ricostruzione storica del “Nome della Rosa”. Altra figura importante è il Podestà, che nel comune medievale italiano rappresentava la magistratura e il cui costume è stato realizzato da una sartoria di Assisi, mentre gli abiti dei quattro mercenari, soldati di professione reclutati con contratto, sono stati creati dal disegno della costumista di Cinecittà.

L’inaugurazione

La mostra sarà inaugurata il 23 luglio in concomitanza della cena medievale in piazza organizzata dal rione San Bernardino e durerà fino al 10 agosto. Gli orari verranno aggiornati sul sito estatemedievale.it e l’ingresso sarà gratuito.

L’altra mostra su Vici

Un’altra mostra che è già aperta è quella dedicata all’architetto Andrea Vici, allievo di Luigi Vanvitelli. L’esposizione è ospitata nella chiesa del monastero di Santa Zita, struttura che fu progettata proprio dallo stesso Vici, che mise la firma su altri immobili architettonici del borgo come la chiesa del Sacramento. Inoltre, grazie al Polo Museale, nelle serate di cene medievali saranno visitabili i tre musei di Offagna: quello della Liberazione di Ancona, quello di scienze naturali Luigi Paolucci e quello delle Armi antiche dentro la Rocca.

Le vetrine del borgo

Anche le vetrine del borgo sono state allestite con alcuni manichini che indossano gli abiti dei vari rioni. Ad esempio nella vetrina del Coworking in via dell’Arengo trovano spazio due abiti storici come la nutrice del rione Torrione e il cerimoniere con i colori tipici del San Bernardino. Nella farmacia di Offagna è possibile ammirare il Cerusico messo a disposizione dal rione Sacramento mentre il rione Croce ha contribuito a questa esposizione diffusa nel paese con il vestito che ricorda il fantasma di Ofelia, visibile scendendo i gradini della Rocca all’interno dello studio artistico che prende il nome dall’omonimo fantasma.

La spiegazione del presidente Tava

«Lo scopo dell’esposizione al Sacramento – spiega il presidente del Comitato Feste per Offagna Cristian Tava – vuole essere quello di creare un legame con le passate edizioni delle Feste medievali per riconoscere il valore del lavoro fatto negli anni scorsi. Una mostra che unita a quella sul Vici e ai musei del paese, consente di proporre ai visitatori amanti dell’arte e della cultura diverse opportunità da abbinare alle rievocazioni e alla tradizione del borgo. Lo scopo del Comitato è riuscire a tenere aperta la nuova sede per tutto l’anno e per questo sono stati rivoluzionati gli spazi sia nell’aspetto che nella fruizione, creando ambienti per incontri e riunioni e uno dedicato al Gruppo di Comunicazione Offagna».

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