Osimo

Offagna, firmato l’accordo per la gestione dello stadio

Intesa siglata tra il Comune di Offagna, che ne è proprietario, e la Giovane Offagna San Biagio Anconitana, società calcistica di settore giovanile che gestirà la struttura fino al 30 giugno 2022

Lo stadio di Offagna
Lo stadio di Offagna

OFFAGNA – È stato firmato l’accordo per la gestione dello stadio “Raimondo Vianello” tra il Comune di Offagna, che ne è proprietario, e la Giovane Offagna San Biagio Anconitana, società calcistica di settore giovanile che gestirà la struttura sportiva fino al 30 giugno 2022. Il Comune ha concesso alla società la gestione dell’impianto e i relativi introiti da affitti, chioschi ristoro e biglietteria, ma in cambio la stessa dovrà affrontare a proprie spese la gestione ordinaria, il pagamento delle utenze e la manutenzione del campo. «Finalmente è stato restituito alla fruizione della collettività un impianto bellissimo ma costato molto, troppo al nostro Comune – afferma il sindaco Ezio Capitani -. Oggi, anche a seguito della situazione di dissesto, non siamo in grado di sostenere i costi di gestione. Per evitare il rischio che un bene pubblico prezioso finisse in abbandono, la Giovane Offagna si è fatta avanti spendendosi fin dalla scorsa estate a garantire dei lavori per consentire allo stadio di ottenere la nuova omologazione che era scaduta il 7 agosto».

«Per noi che siamo una società giovane, di appena quattro anni, prendere in gestione lo stadio è stato un atto di coraggio e grande senso di responsabilità, la stessa che ci aveva spinto già ad agosto, in attesa della firma ufficiale della convenzione, ad investire nostre risorse per adeguare il campo sportivo e ottenere l’omologazione dalla Figc a Roma – spiega il presidente del club biancorossoblu Alessandro Andreoli -. Oggi si aggiunge un altro importante tassello alla costruzione di un progetto iniziato in sordina con l’obiettivo di riportare il calcio giovanile ad Offagna e la sfida di voler affiancare in maniera credibile la dimensione educativa e sociale a quella qualitativa».

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