Osimo

Odori molesti all’asilo di Osimo, la parola ai genitori

Sul caso della scuola materna “Arca dei bimbi” nella frazione osimana, intervengono i genitori dei piccoli frequentatori. Reduci dalla riunione animata in Comune venerdì scorso, 16 novembre, hanno deciso di non mandare i figli a scuola, anche oggi, lunedì 19

OSIMO – Sul caso degli odori molesti all’asilo “Arca dei bimbi” di San Biagio di Osimo intervengono i genitori dei piccoli frequentatori. Reduci dalla riunione animata in Comune venerdì scorso, 16 novembre, hanno deciso di non mandare i figli a scuola, anche oggi, lunedì 19. «I dati forniti dall’Arpam sono parziali perché sono stati presi quando le stanze erano state arieggiate per più ore ed erano ormai entrate e uscite tante persone, visto che i rilevamenti sono stati fatti il giorno dell’evacuazione», dice la rappresentante di classe. Relazionando il parere sanitario dell’Asur, il sindaco Simone Pugnaloni ha comunicato che non ci sarebbero pericoli per la salute umana in relazione ai cattivi odori percepiti. Valori appena superiori ai limiti di legge riguardano una sostanza, l’acetone, mentre il benzene è appena al di sotto della soglia fissata.

Altra questione, discussa con la Asso, partecipata che ha in gestione l’asilo, è stata la retta: «La retta sarà decurtata soltanto per i giorni di chiusura obbligatoria per i rilevamenti perché per fare quelli ambientali non ci deve essere nessuno all’interno dell’asilo, così ci avevano già spiegato dall’Arpam. Volevano fare i rilevamenti con i bambini dentro ma noi ci siamo opposti». Il presidente della Asso Luigi Giacco ha dato infatti la sua disponibilità alle rappresentanti di classe per concordare con le famiglie misure compensative sul lasso di tempo in cui l’asilo resterà chiuso nelle giornate in cui si svolgeranno i campionamenti dell’aria.

In questi giorni arriveranno i dati del campionamento esterno effettuato la scorsa settimana dall’Arpam. Il consigliere del Gruppo misto Maria Grazia Mariani intanto prende le difese dei genitori: «La riunione doveva essere luogo di discussione per sistemare i piccoli in altre strutture. Con la collaborazione di tutti penso non sarebbe stato difficile trovare una soluzione invece l’amministrazione e la Asso hanno minimizzato e deciso di continuare a erogare il servizio come se nulla fosse successo».

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