Osimo

Musei e mostre in Valmusone, ecco chi riapre e chi resta chiuso

Dopo la chiusura forzata di mesi per l’emergenza Covid, anche in Valmusone la cultura torna a prendere respiro. Resta serrata per ora la mostra su Haring

Il punto Iat delle grotte di Osimo
Il punto Iat delle grotte di Osimo

VALMUSONE – Dopo la chiusura forzata di mesi per l’emergenza Covid, anche in Valmusone la cultura torna a prendere respiro. Le grotte del Cantinone sono state riaperte questa settimana, con visite guidate dal lunedì al venerdì, la mattina alle 10.15 e 11.45 e il pomeriggio alle 16.15 e alle 17.45 (La prenotazione è obbligatoria inviando una mail all’indirizzo iat@osimoturismo.it oppure chiamando il numero verde 800228800). Anche l’ufficio Iat ha riaperto dal lunedì al venerdì dalle 10 alle 13 e dalle 16 alle 19. La mostra sulla street art dedicata a Haring a palazzo Campana potrebbe riaprire nei feriali ma l’assessorato ha deciso di aspettare per accogliere i visitatori sette giorni su sette.

Nella vicina Loreto è pronto per la visita il Museo Pontificio della Santa Casa. La Delegazione pontificia ha annunciato che dal lunedì a venerdì resta visitabile dalle 10 alle 13 e dalle 14 alle 17. Collocato nei piani superiori del braccio occidentale del palazzo Apostolico, che si articola a sinistra e di fronte alla Basilica in piazza della Madonna, ospita opere di altissimo valore artistico, storico e culturale. Le raccolte del museo sono iniziate a formarsi alla fine del 19esimo secolo, in coincidenza con i lavori di ristrutturazione della basilica ad opera di Giuseppe Sacconi, negli anni 1884-1905, quando sono stati raccolti nelle Sale del lato occidentale del palazzo Apostolico, dipinti, oggetti, arredi provenienti dal santuario, in particolare le maioliche dell’antica spezieria e alcuni affreschi staccati.

Ad essi si aggiungono gli ex voto, di un certo valore artistico, custoditi ed esposti nella Sala del Tesoro o Sala Pomarancio del Santuario scampati alla depredazione napoleonica del 1797 e al furto del 1974. Nelle sale del museo ci sono opere di Lorenzo Lotto, Cesare Maccari, Cristoforo Roncalli detto il Pomarancio, oltre che arazzi, numerose maiolica da farmacia, corredi d’altare e opere di natura contemporanea. Proprio a Lotto viene dedicata un’intera sala, al centro del museo, che ospita il suo ciclo pittorico, al tempo custodito in basilica, oggi visibile per tutti al Museo Pontificio.

A Castelfidardo hanno riaperto il Museo internazionale della fisarmonica di via Mordini, fresco di ristrutturazione, e il Museo del Risorgimento a palazzo Mordini lungo corso Mazzini. Gli orari sono articolati dal lunedì al venerdì nella fascia 9.30-12.30 e 16-19. La prenotazione è consigliabile e per il rispetto delle misure di prevenzione e distanziamento è obbligatorio l’uso della mascherina. «In realtà l’attività di promozione non si è mai fermata – dice l’assessore alla cultura Ruben Cittadini -. Oltre alle riprese per Linea Verde e alle procedure Unesco che giungeranno presto alla fase concreta dei sopralluoghi, stiamo organizzando un tour virtuale del Museo della fisarmonica, inserito in un progetto più ampio comprendente anche altre città marchigiane, un tour che metteremo presto gratuitamente a disposizione anche sul sito istituzionale e sui canali social».

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