Osimo

La movida divide a Osimo, le Liste civiche: «Manca la prudenza»

Tutte le manifestazioni in calendario hanno fatto discutere, contrapponendo i promotori da quanti temono nuovi contagi. Da parte sua l’amministrazione comunale è convinta di aver operato nel bene, anche per far ripartire l’economia

La "Vertical night" in piazza Marconi
La "Vertical night" in piazza Marconi

OSIMO – Prima la “Vertical night”, poi “Calici di stelle” e ancora tanti altri eventi, alcuni già svolti e altri in programma. Tutte le manifestazioni in calendario a Osimo hanno fatto discutere, hanno diviso i promotori delle iniziative da quelli che invece temono l’eventualità del contagio. Da parte sua l’amministrazione comunale è convinta di aver operato nel bene, anche per far ripartire l’economia. Aspra però è la critica del coordinamento delle Liste civiche, gruppo consiliare di minoranza: «Il sindaco Simone Pugnaloni, che ha spesso taciuto la situazione epidemiologia del Comune di Osimo, tira dritto con il programma delle feste con ormai documentati assembramenti incontrollati mentre per fare una carta di identità in comune a luglio, ai cittadini osimani veniva dato appuntamento ad ottobre per evitare assembramenti negli uffici. Abbiamo raggiunto l’apoteosi dell’assurdo e del controsenso. Forse è intenzione di questa amministrazione raggiungere l’immunità di gregge a spese dei cittadini o è necessario creare più eventi possibili per ottenere il maggior consenso in vista delle vicinissime elezioni Regionali? Chi ne pagherà il caro prezzo?».

I “civici” sono preoccupati per l’autunno. «Sono recenti le dichiarazioni della professoressa Maria Chironna, responsabile del Laboratorio di Epidemiologia molecolare dell’unità operativa di Igiene del Policlinico di Bari dove vengono processati migliaia di tamponi per l’individuazione del Covid-19, la quale afferma che il principale motivo del contagio è dato da comportamenti assolutamente deplorevoli riferendosi alle notizie che circolano sui media in questi giorni – continuano -. Il virus circola e colpisce ancora, i numeri lo dimostrano. Se i casi dovessero ulteriormente aumentare, anche se si tratta di giovani, per forza di cose le forme sintomatiche sarebbero più frequenti e il virus, tutt’altro che indebolito, potrebbe portare ancora in rianimazione molte persone. È l’avvertimento che lancia la professoressa Chironna cui noi ci uniamo senza ombra di dubbio perché il banco di prova sarà ottobre-novembre e in quell’occasione vedremo se l’amministrazione comunale risponderà di questo comportamento scellerato. Siamo ancora ampiamente in tempo per mettere in campo misure di contenimento perché un nuovo lockdown generalizzato non ce lo possiamo permettere».

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