Osimo

Dalla manifestazione alla pronta accoglienza, Osimo e la Valmusone unite per l’Ucraina

Grande la mobilitazione, fisica e simbolica, da parte degli abitanti della vallata per stare vicino alla popolazione colpita dalla guerra

La torre illuminata con i colori dell'Ucraina a Osimo
La torre illuminata con i colori dell'Ucraina a Osimo

OSIMO – Ad Osimo risultano iscritti all’anagrafe comunale 97 cittadini di origini ucraine. Tra questi 71 sono donne che hanno lasciato nella loro terra figli, mariti, padri o fratelli che oggi si ritrovano a combattere per la loro indipendenza. «In segno di solidarietà verso l’Ucraina, paese invaso dalla Russia con un atto vile e anacronistico, che sembra farci tornare ai tempi dello Zar, Comune ed Astea hanno deciso di far colorare da stasera, e fino ad una auspicata svolta diplomatica, la torre dell’acquedotto di piazza Duomo con i colori giallo e blu della bandiera ucraina – dice il sindaco Simone Pugnaloni -. Lanciamo poi un appello alle autorità competenti a far rientrare in sicurezza in Italia lo staff tecnico della squadra di calcio dello Shakhtar Donetsk di cui fa parte Davide Possanzini, i cui nonni erano originari di Osimo».

La manifestazione

Le Liste civiche hanno organizzato una manifestazione per la pace sabato 5 marzo: «È la prima volta, da 30 anni a questa parte, che come Liste civiche prendiamo posizione su un fatto extra locale. Lo facciamo per manifestare a favore della pace e della fine della guerra in Ucraina. Sabato pomeriggio – 5 marzo – in piazza alle ore 17, se ci sarà consentito, svolgeremo una manifestazione pacifica. Una sola persona sarà sufficiente per affermare la pace e la convivenza. Invitiamo gli altri schieramenti politici, i sindacati, le associazioni di ogni tipo a unirsi a noi nell’organizzazione della manifestazione di pace».

L’odg al Consiglio comunale

Il gruppo consigliare del Pd ha presentato un ordine del giorno: «Abbiamo presentato un odg al Consiglio comunale per esprimere una netta condanna della guerra in Ucraina e il pieno sostegno alla popolazione colpita dal conflitto. Lanciamo un appello alle istituzioni tutte per allestire una rete di solidarietà e di accoglienza in collaborazione con le associazioni del territorio, nei confronti dei cittadini e delle cittadine dell’Ucraina che si trovano senza beni di prima necessità o nella condizione di profughi sul suolo italiano. Sosteniamo ogni iniziativa a favore della pace e del rispetto del diritto internazionale. La guerra non è mai la soluzione per le controversie internazionali e a pagarne il prezzo più alto, come sempre, è la popolazione civile e in particolare le fasce economiche più deboli».

Loreto

Loreto è città della solidarietà e dell’accoglienza. L’ha ribadito anche il sindaco Moreno Pieroni: «Stiamo intraprendendo iniziative che possano dare aiuti alla nazione ucraina. Chiederò alle farmacie la possibilità di avere dei medicinali da poter inviare e poi Loreto mette a disposizione spazi per eventuali famiglie in arrivo. E’ stata illuminata piazza Garibaldi con i colori dell’Ucraina per dare una vicinanza simbolica».

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