Osimo

Maltempo, Filottrano e Offagna chiedono lo stato di calamità

A seguito dei dai danni verificatisi nei territori comunali dopo la violenta grandinata di una settimana fa, i sindaci chiedono l'intervento della Regione Marche

VALMUSONE – Dopo Osimo, anche Filottrano e Offagna hanno chiesto lo stato di calamità dopo la violenta grandinata di una settimana fa.

Il sindaco filottranese Lauretta Giulioni afferma: «L’obiettivo anche per noi è il riconoscimento dello stato di calamità. Per questo ho preso parte in sala Giunta a una riunione straordinaria per redigere una stima dei danni all’agricoltura causati dal maltempo. Accanto a me il funzionario regionale delle Politiche agricole Fermanelli e il responsabile provinciale Sargenti, i responsabili Confagricoltura e Coldiretti Ancona, cooperativa Biroccio e Cia. Vista l’eccezionale gravità dell’evento atmosferico, è seguito un sopralluogo alle zone colpite accompagnati dal nostro ingegner Cantarini per valutare tempestivamente una quantificazione del danno». La zona periferica di Filottrano infatti è stata devastata dalla furia del maltempo.

Rispetto alle altre due città, Offagna deve sopportare una situazione ancora più difficile a livello economico e i danni causati dalla violenta grandinata di domenica scorsa (5 maggio) non può risolverli da solo. «Chiediamo alla Regione di attivarsi nelle sedi ministeriali competenti per ottenere lo stato di calamità naturale. Il Comune è ancora in stato di dissesto finanziario ed è quindi impossibilitato a sostenere qualsiasi spesa straordinaria derivante dall’evento», ha scritto il sindaco Ezio Capitani al governatore regionale Luca Ceriscioli. Il maltempo, improvviso e inaspettato, ha causato danni alle colture agricole per cui sono pervenute ai tre Comuni diverse segnalazioni. «Per fronteggiare l’evento il Comune è intervenuto tempestivamente con misure straordinarie impiegando personale, volontari e mezzi attrezzati, interventi che comunque non sono sufficienti a ripristinare la situazione per danni sulla viabilità comunale che da una prima stima sommaria, effettuata dopo i sopralluoghi, potrebbero ammontare tra i cento e i 150mila euro», continua il primo cittadino. Ha riportato gravi danni anche il manto erboso dello stadio “Vianello”.

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