Osimo

Luigi Casadei, il marchigiano sul tetto del mondo per il lancio del giavellotto. «Non esistono limiti ai sogni»

Lo studente anconetano dell’istituto Einstein-Nebbia di Loreto è salito sul podio più alto ai Mondiali Paraolimpici di Atletica leggera in Polonia

Luigi Casadei (al centro)
Luigi Casadei (al centro)

ANCONA – Luigi Casadei è il nuovo campione del mondo nel lancio del giavellotto. Lo studente anconetano dell’istituto Einstein-Nebbia di Loreto è salito sul podio più alto ai Mondiali Paraolimpici di Atletica leggera in Polonia, colorando d’Azzurro lo stadio di Bydgoszcz. Un’impresa straordinaria, frutto di impegno, sacrificio ed entusiasmo quella di Casadei, che presto sarà festeggiato anche a scuola, pronta ad accogliere il campione del mondo. Per Ancona è un vanto.

Sport come mezzo di inclusione

Casadei si è avvicinato a questo sport alle scuole medie. Negli ultimi tre anni in particolare la vita di Luigi, 20enne, è stata un compendio di dedizione, sport, lavoro e tanto altro. Le squadre che accompagnano i ragazzi talentuosi come lui e che li formano sono composte da persone che fanno puro volontariato e che attraverso lo sport realizzano l’inclusione sotto ogni punto di vita. Le differenze, nello sport, vengono annullate.

Luigi Casadei

La sua insegnante di sostegno, la professoressa Paola Martano, racconta: «Nel 2019 ha avuto anche un incidente importante, una frattura al gomito. Avrebbe dovuto partecipare ai mondiali in Australia a fine anno ma non ha potuto. Ha avuto a che fare con il dolore fisico e la messa in discussione di se stesso e della propria carriera nonché dell’arto, fondamentale per la sua pratica. Eppure lui ha affrontato tutto con grande coraggio. Non si è mai arreso e ha ripreso a lanciare proprio come faceva prima. Luigi è un esempio per tutte le famiglie che devono affrontare la disabilità, è l’esempio che attraverso lo sport e non solo i limiti si superano».

Luigi oggi è felicissimo. Pochi minuti prima della premiazione in Polonia ha telefonato alla prof Martano e le ha detto: «Cosa devo fare sul podio?». Vuole essere sempre sul pezzo. Con la mano sul cuore ha cantato l’Inno d’Italia.

La Federazione italiana sport paralimpici degli intellettivo relazionali (Fisdir) è stata costituita il 22 febbraio 2009 individuata come federazione sportiva dal Comitato italiano paralimpico, riconosciuto con legge 124/15 del 7 agosto quale ente pubblico per lo sport praticato da persone disabili. Casedei da anni fa anche parte di Anthropos asd, fondata nel 1989 per promuovere ed incentivare la pratica di attività sportiva, ludica e agonistica, per le persone diversamente abili. In questi anni di attività sono numerosissimi i ragazzi diversamente abili che, grazie ed attraverso l’Anthropos, hanno potuto svolgere attività sportiva ottenendone notevoli benefici dal punto di vista psico-fisico-relazionale e, in molti casi, ottenendo anche importanti risultati dal lato agonistico-sportivo come Luigi.

L’incontro con il presidente Mattarella

Non “solo” sport mastica Luigi. Due anni fa ha incontrato il presidente della Repubblica Sergio Mattarella in Quirinale. Gli ha consegnato una lettera sul concetto della normalità. «Ogni essere umano ha una caratteristica tutta sua che lo fa sentire lontano dalla media, cioè dalla normalità – si legge nel testo -. Non c’è nessuno che possiede tutte le caratteristiche in grado da far sentire qualcuno normale. Le differenze fanno parte dell’essere umano, quindi, forse, l’idea di pluralità di essere, di dire, di “funzionare”, di pensare è la più grande ricchezza. Non dobbiamo permettere ai limiti che ci caratterizzano di cancellare il valore della persona nella sua essenziale umanità. Io spero che tu possa aiutarci a far capire a tutti che, negando le differenze, si nega la complessità di ogni essere umano. È questo che facciamo nella nostra scuola, siamo tutti diversamente uguali. Ti abbracciamo».

Il lavoro al microbiscottificio di San Paterniano Frolla

Ragazzo poliedrico, Luigi ama la vita. Si allena quattro giorni alla settimana, lavora al microbiscottificio di San Paterniano Frolla il sabato e la domenica, fa anche servizio come cameriere dentro al bar MicaMole e si occupa dei Lupetti degli scout. Ha la passione del canto. È un ragazzo molto seguito dalla famiglia e attorno a lui c’è un gruppo di persone professionalmente preparate che lo seguono da anni.

La famiglia Frolla dice di lui: «Oggi vi raccontiamo di un altro sogno che si è intrecciato con quello di Frolla: stiamo parlando di quello di Luigi Casadei, atleta paralimpico e membro della famiglia Frolla (con il progetto alternanza scuola lavoro che lo ha visto districarsi abilmente fra biscotti e cappuccini), che si è aggiudicato il titolo di campione del mondo nel lancio del giavellotto ai Mondiali in Polonia. Congratulazioni Luigi, sei la prova che non esistono limiti ai sogni».

Luigi Casadei a scuola

Il 20enne ha concluso una fase del suo percorso scolastico che si lega con alcuni stage professionali della tipologia di scuola scelta, appunto l’alberghiero, esponendo il suo lavoro sulla sostenibilità con proposte per rendere più sostenibile il bar alla Mole. «Il Covid in questi ultimi due anni ha limitato il suo impegno settimanale ma non si è fermato lo stesso, ha una vita piena di cui è estremamente felice – continua la prof -. È un esempio per tante famiglie di quanto sia fondamentale lavorare in team con questi ragazzi per raggiungere il maggior risultato possibile. L’alberghiero di Loreto è una delle scuole più impegnate per l’inclusione, che è reciproca poi. È l’alunno ideale. Quando ha finito di fare un compito lui chiede: “Cosa c’è in programma?”».

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