Osimo

Loreto, tornano i turisti in città

La città si sta riprendendo la sua internazionalità in questi giorni caldi d’estate. I pellegrini e i visitatori sono arrivati, anche dall’estero. Papa Francesco ha concesso la proroga del Giubileo lauretano fino al 10 dicembre 2021

La basilica di Loreto

LORETO – Quest’anno a Loreto è l’anno del Giubileo. Erano attesi migliaia di pellegrini che avrebbero raggiunto e vissuto il centro storico, consumato nei locali, acquistato nei negozi di souvenir religiosi e sostenuto il commercio. Poi il Covid e tutte le conseguenze dell’emergenza che hanno imposto lo stop totale. Il primo bus di turisti dopo il lockdown è arrivato a metà giugno da Roseto degli Abruzzi, 60 posti occupati solo da 38 persone, e ha riacceso le speranze. Da lì è andato tutto in meglio. La città si sta riprendendo la sua internazionalità in questi giorni caldi d’estate. I pellegrini e i turisti sono arrivati, anche dall’estero. Da ultimo la meravigliosa notizia: papa Francesco ha concesso la proroga del Giubileo lauretano fino al 10 dicembre 2021.

«Questi cinque anni di programmazione turistica hanno dato i loro frutti. Le presenze sono in crescita. Ci sono persone, di passaggio perché in vacanza nelle Marche o che hanno scelto Loreto per restare un po’, che hanno ripopolato il centro – afferma l’assessore al Turismo Fausto Pirchio -. Non appena l’emergenza ce lo permetterà, Loreto firmerà la certificazione internazionale che la inserisce nel circuito mondiale connesso ai santuari “Shrines of Europe”, la comunità di lavoro dei luoghi di pellegrinaggio di culto mariano più importanti in Europa di cui fanno parte Fatima e Lourdes ad esempio. Il lavoro è duro ma i risultati ci sono. Cinquemila a oggi i visitatori alla mostra omaggio a Raffaello, il suo arazzo sarà visibile fino alla fine del mese al Bastione Sangallo. Abbiamo investito molto sulla promozione: il 13 settembre sarà in onda su Rete 4 una puntata dedicata a Loreto nella trasmissione “I viaggi del cuore” e poi due speciali su La7, il 19-20 e il 26-27 settembre».

Resta aperta fino a domenica 30 agosto un’altra mostra al Bastione, “Dall’archivio la Storia”, promossa da Fondazione Opere laiche lauretane e Casa Hermes: esposti documenti e immagini che ripercorrono la storia del Pio istituto anche nei rapporti con la Chiesa e lo Stato centrale, dal 1861 ai giorni nostri. Tra i “gioielli” la copia autentica del decreto del 1862 con cui il Re Vittorio Emanuele II aveva approvato lo statuto del Pio Istituto e il concerto di Beniamino Gigli nel settembre 1927 con tanto di richiesta al pubblico di fare beneficenza.

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