Osimo

Loreto, tutti i numeri dell’ospedale “Santa Casa”

618 accessi all’ambulatorio infermieristico per un totale di mille e 670 medicazioni. Sono i dati più rilevanti che compongono il quadro dell’attività svolta nel 2019 dall’ambulatorio infermieristico dell’ospedale loretano

L'ospedale Santa Casa di Loreto
L'ospedale Santa Casa di Loreto

LORETO – 618 accessi all’ambulatorio infermieristico per un totale di mille e 670 medicazioni. Sono i dati più rilevanti che compongono il quadro dell’attività svolta nel 2019 dall’Ambulatorio infermieristico dell’ospedale “Santa Casa” di Loreto, facendo riferimento al numero delle cartelle aperte. Nel laboratorio analisi sono stati inoltre eseguiti un milione 200mila campioni biologici su 145mila pazienti. Cifre che attestano adeguatamente la dimensione e la valenza della struttura lauretana, la quale, secondo lo stesso sindaco Paolo Niccoletti, rappresenta un punto di riferimento decisivo per un territorio che comprende la vallata del Musone sino ad arrivare in alcune aree del maceratese.

Nel 2019 sono stati 204 i ricoveri per le cure intermedie mentre, per quanto attiene alle attività dei diversi ambulatori, sono state registrate 266 visite cardiologiche, 282 Ecg, 689 visite ematologiche, 849 prestazioni nell’ambulatorio di allergologia, tra visite, controlli e vaccini, 266 visite neurologiche. Per quanto attiene alle emotrasfusioni, sono state realizzate prestazioni su 147 persone. Particolarmente ingente il numero delle prestazioni fornite dall’ambulatorio odontoiatrico, 1146, tra visite, estrazioni e medicazioni. 789 le visite nella struttura lesioni croniche e refrattarie, 286 gli accessi all’ambulatorio diabete, in collaborazione con l’Area vasta 3.

«Un fiore all’occhiello per tutto il territorio insomma, non solo per la città – dice ancora il sindaco –. Quello del “Santa Casa” è un servizio baricentrico per un’area che va da Porto Recanati al Conero, come del resto confermano gli stessi esami eseguiti dal laboratorio analisi, con il milione e 200mila campioni e con i diecimila accessi e i 25mila esami effettuati per la citologia. Soprattutto durante la stagione estiva, o in occasioni specifiche come nel caso del Giubileo, restiamo una certezza per la gestione sanitaria di questo territorio e infatti continueremo ad esercitare pressioni sulla Regione affinché possa comprendere che il Santa Casa non è una semplice struttura locale ma ha assunto ormai dimensioni molto più ampie».

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