Osimo

Loreto e Castelfidardo si interrogano sul futuro di Carilo

I due comuni organizzano per domenica 15 ottobre alle ore 10.30 un'assemblea pubblica sul tema "Banche locali: fusioni, incorporazioni e futuro del credito nella nostra regione"

La sede della Carilo di Loreto
La sede della Carilo di Loreto

LORETO – Le istituzioni locali si interrogano sul caso Carilo, in procinto di passare al gruppo UBI che ha già acquisito la capogruppo Nuova Banca Marche.

Il Comune di Loreto ed il Comune di Castelfidardo organizzano per domenica 15 ottobre alle ore 10.30 un’assemblea pubblica sul tema: “Banche locali: fusioni, incorporazioni e futuro del credito nella nostra regione”. L’incontro si svolgerà presso la sala consiliare del Comune di Loreto, in corso Boccalini e sarà l’occasione per fare il punto sui possibili scenari futuri della banca loretana, che conta 15 sportelli sul territorio, 105 dipendenti e 150 anni di storia.

Il sindaco di Loreto Paolo Nicoletti
Il sindaco di Loreto Paolo Nicoletti

E mentre nei giorni scorsi il sindaco di Loreto Paolo Nicoletti aveva espresso la propria preoccupazione, sottolineando il «disorientamento dei dipendenti nell’incertezza del momento», il caso è poi approdato anche sul tavolo della Regione attraverso una mozione presentata dal gruppo Uniti per le Marche e approvata all’unanimità dal Consiglio regionale, che impegna la Giunta a favorire l’acquisizione della banca da parte della BCC di Civitanova Marche e Montecosaro, «a beneficio della comunità marchigiana: imprese, famiglie e dipendenti della Carilo».

Nel frattempo la Fondazione Carilo ha notificato a Ubi Banca “l’atto di citazione mediante il quale la Fondazione si oppone alla fusione per incorporazione della Banca Adriatica spa (già Banca delle Marche e già Nuova Banca delle Marche) in Ubi Banca, paventando il rischio che il nuovo soggetto giuridico non sia in grado di soddisfare le ragioni creditorie della Fondazione medesima”. Lo annuncia in una nota la presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Loreto Fulvia Marchiani.
Mentre la Bcc di Civitanova Marche e Montecosaro ha interpellato l’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato affinché valuti se, con il processo di fusione per incorporazione di Banca Adriatica e di Carilo all’interno di Ubi Banca «non si determini un’operazione di rafforzamento di posizione dominante sul mercato».

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