Sport

Lo sport che unisce

Atleti in carrozzina e ragazzini della scuola primaria e secondaria insieme per abbattere pregiudizi attraverso lo sport: a Osimo si gioca a pallacanestro tutti insieme

OSIMO – Gli alunni hanno provato a giocare in carrozzina disputando mini partite, sempre supportati dagli atleti disabili e incitati dai compagni. Una grande prova per mettersi alla pari fin da ragazzini e superare tutte le barriere che spesso non sono fisiche ma mentali.

L’istituto “Caio Giulio Cesare” di Osimo e Offagna, anche durante quest’anno scolastico, sta sviluppando il tema della legalità. Il primo argomento trattato è l’inclusione nello sport e la disabilità. Per questo l’istituto ha attivato una collaborazione con la “Santo Stefano basket” in carrozzina che attualmente disputa il campionato nazionale di serie A. Il primo impegno della collaborazione ha visto gli alunni dell’istituto assistere alla prima partita in casa degli atleti della contro Porto Torres ma non solo.

Gli atleti hanno incontrato gli alunni della quinta classe primaria e di tutte le classi della secondaria di primo grado di Offagna al palazzetto dello sport di Osimo. I quattro giocatori del basket “Santo Stefano”, accompagnati dal coach Roberto Sceriscioli, hanno raccontato la storia della società, le loro esperienze e hanno dimostrato con il gioco con un due a due. Poi i ragazzini hanno giocato con loro sulle sedie a rotelle.

Le insegnanti di educazione motoria dell’istituto, le professoresse Antonella Menichelli Antonella e Claudia Pangrazi, attraverso l’incontro hanno voluto lanciare un messaggio importante: lo sport fa superare le barriere, dà la forza per risollevarsi dopo un “caduta”, fa sentire bene nel fisico e nella mente, tiene alla larga da cattivi stili di vita e rafforza la capacità di collaborare con i pari includendo chi è in difficoltà.