Osimo

Lega del filo d’oro di Osimo, la rinascita dopo l’anno difficile della pandemia

Punto di riferimento in Italia per la sordocecità e la pluriminorazione psicosensoriale, la onlus ha acceso i riflettori sulle difficoltà causate dal covid

Filo d'Oro, Osimo, 27 maggio 2021
Filo d'Oro, Osimo, 27 maggio 2021

OSIMO – La Fondazione Lega del filo d’oro onlus, punto di riferimento in Italia per la sordocecità e la pluriminorazione psicosensoriale, in occasione dell’anniversario della nascita della sua fondatrice Sabina Santilli (29 maggio), oggi, 27 maggio, in conferenza stampa ha riportato l’attenzione sulla sfida che le persone sordocieche e pluriminorate psicosensoriali hanno dovuto affrontare nel corso della pandemia con le loro famiglie.

«La pandemia ci ha messo davanti a una sfida molto difficile ma nei nostri cinque centri, l’attività rivolta agli utenti in regime di residenzialità non si è mai fermata e abbiamo sempre garantito il nostro sostegno ai tanti genitori che, da soli, hanno dovuto farsi carico delle gravi disabilità dei figli in assenza delle attività offerte dai centri diurni o dai Servizi territoriali – ha detto il presidente Rossano Bartoli -. Con grandi sforzi siamo riusciti a rimodulare le attività e le modalità di intervento, con l’obiettivo prioritario di non far perdere i progressi e le abilità raggiunte dai tanti bambini e adulti sordociechi ma oggi, grazie ai vaccini e al completamento del nuovo centro nazionale, previsto entro la fine 2021, possiamo finalmente guardare al futuro di chi non vede e non sente con maggiore fiducia e speranza».

La conferenza stampa (a destra il presidente Rossano Bartoli)

«Dopo un anno molto duro imposto dall’emergenza sanitaria, quella del 19 maggio è una giornata che per tutti noi entrerà nella storia, perché con il riconoscimento ufficiale della Lis (Lingua dei segni italiana) e della List (Lingua italiana dei segni tattile), l’Italia colma il grave ritardo che l’aveva portata ad essere l’ultimo dei Paesi europei a non aver riconosciuto la propria lingua dei segni nazionale – ha sottolineato Francesco Mercurio, presidente del Comitato delle persone sordocieche della Fondazione -. Finalmente, dopo tanti anni di attesa e di battaglie per i nostri diritti, l’Italia compie un altro passo importante nel percorso di attuazione della Convenzione delle Nazioni unite sui diritti delle persone con disabilità e apre una nuova via d’uscita dall’isolamento, verso la piena inclusione delle persone sordocieche e pluriminorate psicosensoriali».

Le persone sordocieche e pluriminorate psicosensoriali hanno rappresentato una delle categorie più vulnerabili alle ricadute psicologiche e sociali derivanti dalla grave pandemia in corso: secondo un’indagine condotta da Inapp, cui la Lega del filo d’oro ha collaborato, sei persone su dieci, infatti, hanno dichiarato di aver provato un forte senso di isolamento, di solitudine e di abbandono, una persona su due ha visto sospesi i propri programmi di riabilitazione e la didattica a distanza è stata giudicata insufficiente da oltre quattro studenti disabili su dieci ma grazie all’avanzamento della campagna vaccinale, al recente riconoscimento ufficiale della Lis e della Lis tattile e al completamento del secondo lotto del nuovo centro nazionale previsto entro la fine del 2021, oggi la Fondazione guarda con maggiore fiducia e speranza al futuro di chi non vede e non sente. Inoltre, per aumentare la consapevolezza e la conoscenza della sordocecità, la Lega si fa promotrice in Italia dell’iniziativa “Yarn bombing”, una forma di street art che vivrà in un’esplosione di colori il 27 giugno per celebrare la Giornata Internazionale della Sordocecità.

Il riconoscimento della lingua dei segni
Anche se i dati confermano che nelle prime fasi della pandemia si sia completamente spenta la luce sui bisogni delle persone sordocieche e delle loro famiglie, una risposta concreta per la loro piena inclusione è arrivata lo scorso 19 maggio: una data storica perché, dopo 12 anni dalla ratifica della Convenzione delle Nazioni Unite sui diritti delle persone con disabilità, l’Italia ha finalmente colmato il grave ritardo che l’aveva portata ad essere l’ultima in Europa a non aver riconosciuto la propria lingua dei segni nazionale. Inoltre, l’iter di conversione in legge del cosiddetto “Decreto sostegni”, al cui interno è prevista una norma che riconosce la Lis e la List, riconosce ufficialmente anche la figura dell’interprete, un sostegno fondamentale per la vita di chi non vede e non sente.

Il nuovo centro nazionale: un sogno che si realizza.
Per garantire da un lato la sicurezza e la possibilità di usufruire di un sistema di servizi articolato e complesso, dall’altro l’opportunità di realizzare la massima autonomia possibile in base alla situazione di ognuno, la Lega del filo d’oro ha così avviato la costruzione del nuovo centro nazionale di Osimo, una struttura all’avanguardia per l’educazione, l’assistenza e la riabilitazione delle persone sordocieche e pluriminorate psicosensoriali provenienti da tutta Italia. Il nuovo Centro disporrà anche di residenze che accoglieranno gli ospiti a tempo pieno, per garantire un “dopo di noi” più sereno a loro e alle famiglie. A lavori ultimati, forse a fine 2021, il Centro nazionale sarà composto da nove edifici, 37 tra ambulatori medici e laboratori per l’attività occupazionale, 40 aule didattiche, foresterie per i familiari, quattro palestre per la fisioterapia e due piscine per l’idroterapia. Sarà inoltre un punto di riferimento per la formazione di personale altamente specializzato e verranno potenziati gli spazi per l’attività di ricerca scientifica in ambito riabilitativo e sociale. Si va oltre, si pensa di investire sull’Abruzzo.

Il 27 giugno: “Yarn bombing
Il 27 giugno un’esplosione di colori invaderà l’Italia da nord a sud: dopo un anno particolarmente buio per le persone sordocieche e pluriminorate psicosensoriali, in occasione della Giornata Internazionale della sordocecità, la Fondazione Lega del filo d’oro onlus si fa promotrice dell’iniziativa internazionale “Yarn bombing”, un variopinto “bombardamento di manufatti di filato” proposto dalla rete Deafblind international – di cui la Fondazione fa parte – per coinvolgere, in modo divertente e creativo, le persone sordocieche in un progetto artistico tattile su larga scala e sensibilizzare sulla sordocecità. Nei centri e nelle sedi della Lega del filo d’oro, grazie ai laboratori di filato, persone che non vedono e non sentono hanno realizzato riquadri colorati e pon pon, grazie al contributo delle loro famiglie e dei loro cari, di sostenitori, volontari e personale del Filo d’oro. I manufatti realizzati a maglia o all’uncinetto andranno a rivestire strade, parchi e monumenti, in un grande patchwork intessuto di tutti i colori e i fili della solidarietà.

Presenti con la loro testimonianza la direttrice Patrizia Ceccarani, Monica Meloni di Roma, mamma della piccola ospite Giulia, e l’assistente Monica Matteucci. L’evento è stato moderato da Maurizio Socci.

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