Osimo

Lega del filo d’oro di Osimo, estesi i servizi territoriali

È quanto emerso dalla stesura dell'ultimo bilancio sociale appena presentato all’Università degli Studi di Milano. Ecco i numeri e i progetti della onlus

Filo d'Oro, Osimo, 27 maggio 2021
Filo d'Oro, Osimo, 27 maggio 2021

OSIMO – Nel 2021 sono state 895 le persone con sordocecità e pluriminorazione psicosensoriale e le loro famiglie che hanno beneficiato di uno o più servizi della Lega del filo d’oro (con un decremento del due per cento rispetto all’anno precedente causato dalle limitazioni per il contenimento del contagio). Di contro, nei cinque Centri Residenziali sono cresciute le giornate di ricovero erogate (a tempo pieno e a degenza diurna), che sono arrivate a 66mila e 679, registrando un incremento del cinque per cento rispetto al 2020 mentre il centro diagnostico ha trattato 53 utenti, confermando la scelta di dare priorità agli interventi precoci per bambini fra 0 e 4 anni. Sono alcuni dei numeri che emergono dal bilancio sociale 2021, presentato all’Università degli Studi di Milano. Nonostante i limiti imposti dal perdurare della pandemia, il 2021 è stato un anno di conquiste per la Fondazione Lega del filo d’oro onlus, che ha imparato a muoversi in una nuova normalità, rispondendo con coraggio e tempestività alle sfide imposte dall’emergenza sanitaria.

«Dal 1964 il lavoro del Filo d’oro è orientato a valorizzare le potenzialità di ciascuna persona, andando oltre i limiti tracciati dalla disabilità. Per questo cerchiamo da sempre di coniugare la fedeltà alla nostra missione e ai valori fondativi con una costante volontà di miglioramento, che ci permette di fornire risposte sempre adeguate ai nuovi bisogni delle persone sordocieche e pluriminorate psicosensoriali e delle loro famiglie – dice il presidente Rossano Bartoli –. Il confronto con i nostri stakeholder e l’esperienza vissuta in questi anni di pandemia, hanno rafforzato in noi la convinzione che la crescita sia un obiettivo imprescindibile per raggiungere sempre più persone nei territori in cui vivono. Attraverso il bilancio sociale 2021, dunque, non solo raccontiamo con trasparenza ai nostri stakeholder i risultati ottenuti, ma tracciamo anche gli assi prioritari del nostro intervento futuro, come definito nel Piano di Miglioramento 2022-2024: il potenziamento della ricerca e del dialogo istituzionale, l’estensione dei servizi nei territori, il rafforzamento delle competenze di operatori e volontari».

I lavori per il centro nazionale

Nel corso del 2021 sono inoltre proseguiti i lavori per la conclusione del secondo lotto del Centro Nazionale di Osimo, prevista per il 2022, che accoglierà in 14 appartamenti le residenze per gli ospiti a tempo pieno, permettendo così di aumentare i posti letto disponibili e di ridurre i tempi delle liste d’attesa. Le due nuove sedi territoriali di Novara e Pisa hanno portato avanti le attività rivolte agli utenti e alle famiglie, diventando un punto di riferimento per la sordocecità e la pluriminorazione psicosensoriale nelle regioni in cui operano. Per rispondere alla richiesta di ampliamento di servizi e sedi da parte delle famiglie, è stata avviata la progettazione di tre nuove sedi territoriali che saranno realizzate nel corso del triennio 2022-2024. Dopo la battuta d’arresto imposta dalla pandemia, nel 2021 la Fondazione ha lavorato per far ripartire le attività di volontariato a contatto con gli utenti, nel rispetto della sicurezza di tutti: sono stati 377 i volontari attivi, per un totale di 18mila e 436 ore di volontariato donate, che hanno contribuito al miglioramento dell’inclusione sociale di ospiti e utenti, insieme alla valorizzazione della missione della Fondazione.

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