Osimo

“L’arte che salva” in mostra a Loreto

La grande mostra che inaugura il ciclo "Mostrare le Marche" apre al pubblico sabato 7 ottobre nel museo-Antico Tesoro della città mariana: da Lotto a Crivelli passando per il Guercino per tutelare i luoghi del sisma

Una delle opere della mostra

LORETO – Sarà inaugurata sabato 7 ottobre alle 17.30 al museo Antico Tesoro della Santa Casa di Loreto la mostra “L’arte che salva. Immagini della predicazione tra Quattrocento e Settecento. Crivelli, Lotto, Guercino”, a cura di Francesca Coltrinari e Giuseppe Capriotti dell’Università di Macerata, finalizzata alla valorizzazione e alla tutela del patrimonio artistico e culturale dei luoghi colpiti dal sisma e al rilancio dal punto di vista turistico ed economico degli stessi. La mostra apre il ciclo di eventi “Mostrare le Marche”, il progetto biennale della Regione che prende il via con Loreto e vede, nel 2017, altre esposizioni a Macerata e Ascoli Piceno e, nel 2018, le tre rassegne espositive di Fermo, Fabriano e Matelica. I sei eventi d’arte nascono con l’intento di valorizzare nel biennio 2017-2018 il patrimonio culturale delle aree colpite dal sisma, attraverso la promozione di attività espositive realizzate utilizzando le opere d’arte provenienti dai musei e dalle collezioni pubbliche ed ecclesiastiche interessate dall’ultimo terremoto, e messe in sicurezza nei depositi attrezzati del Mibact.

La mostra loretana si propone di approfondire la conoscenza della produzione artistica collegata a un fenomeno che ha caratterizzato in profondità la cultura non solo europea: la predicazione. Il tema sarà illustrato dalle figure dei predicatori dei grandi ordini religiosi, francescani, domenicani, agostiniani e gesuiti, dalle devozioni da loro promosse con le relative immagini, spesso opera di grandi artisti, Crivelli, Lotto, Muziano, Guercino, fino all’effetto sui fedeli attraverso il caso emblematico di santa Camilla Battista da Varano, il rapporto con altre fedi religiose e la spinta missionaria mondiale dei predicatori della Compagnia di Gesù. Il percorso è illustrato attraverso 41 oggetti fra dipinti, sculture, incisioni, manoscritti e volumi provenienti dalla Regione Marche, con un nucleo significativo di opere salvate dal terremoto del centro Italia. Suddiviso in otto sezioni, il percorso espositivo si snoderà attraverso l’esposizione di dipinti di artisti più o meno noti, quali ad esempio, il San Nicola da Tolentino del Guercino, il Battesimo di Cristo e l’Adultera di Lorenzo Lotto, assieme a preziosi manoscritti, libri e altri oggetti artistici, per raccontare l’origine e gli sviluppi della pratica predicatoria, l’uso e il significato delle immagini collegate alla predicazione, l’effetto che le prediche producevano sugli ascoltatori. Particolarmente curato è l’apparato didattico della mostra, con testi e supporti grafici elaborati per consentire la migliore comprensione al più ampio pubblico, secondo i più aggiornati criteri della comunicazione museale. Infine nella Pinacoteca civica e nella città di Jesi è proposto un itinerario della predicazione legato ai temi della mostra “L’arte che salva”.

Dopo Loreto il progetto vedrà l’apertura a Macerata, palazzo Buonaccorsi, della mostra “Capriccio e natura nel secondo Cinquecento. Percorsi d’arte e di rinascita nelle Marche” a cura di Ambrosini e Delpriori, nei mesi da dicembre a maggio mentre ad Ascoli Piceno, alla Pinacoteca civica e sala Cola dell’Amatrice è in programmazione la mostra “Cola dell’Amatrice pittore eccentrico tra Pinturicchio e Raffaello”. Il 2018, con una tripla partenza nel mese di marzo, vedrà a Fermo, nella chiesa di San Filippo, l’ordinamento della rassegna “Rinascimento a Fermo: pittori tra Adriatico e Appennino dal tardogotico a Carlo Crivelli” che terminerà nel dicembre 2018.

A Fabriano, sempre a marzo, si aprirà all’oratorio San Giovanni la mostra “Orazio Gentileschi caravaggesco errante nelle Marche” visibile fino a settembre. Matelica da marzo a settembre ospiterà una considerevole rassegna espositiva: “Il romanico nelle Marche con i percorsi delle abbazie (Valle del Chienti – Valle del Potenza)”. La rassegna è promossa dalla Regione Marche – assessorato alla Cultura e Turismo, dal Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo – segretariato regionale per le Marche, dalla Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio delle Marche e dall’Anci Marche in accordo con la Conferenza Episcopale Marchigiana ed è realizzata in collaborazione con la Prelatura della Santa Casa di Loreto e il Comune. L’iniziativa si avvale del contributo della Fondazione Cassa di Risparmio di Loreto e della Fondazione Opere laiche lauretane e Casa Hermes, con il patrocinio dell’Università di Macerata e la partecipazione della Fondazione Giovanni Paolo II per la gioventù e l’organizzazione di Artifex international.

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