Osimo

Mister Marco Strappini pronto per l’esordio in panchina

Dal campo alla panchina il passo è stato breve. «Non potevo farmi sfuggire l'occasione» dice l'ex centrocampista filottranese che guiderà il Villa Musone

Marco Strappini

FILOTTRANO – Pronto e voglioso di iniziare la nuova avventura. Per Marco Strappini dal campo alla panchina il passo è stato breve. Un infortunio lo ha fatto chiudere anzitempo con il calcio giocato: a Moie, a marzo, si è rotto il crociato per la seconda volta in tre anni. L’ultima casacca indossata quella della Passatempese allenata da suo fratello Simone. La prima chiamata per allenare invece l’ha ricevuta dal Villa Musone. Sempre in Promozione.

«Non potevo rifiutare. Quella di mister è un’avventura che mi affascina. Ci voglio provare – commenta Marco Strappini, classe 1981, filottranese -. Ho tanto entusiasmo. Ringrazio la società per l’opportunità che mi ha concesso. Proverò in tutti i modi a ripagare la loro fiducia visto che i dirigenti mi hanno messo a disposizione una buona rosa».

Per un Villa Musone ambizioso e che inizierà la preparazione giovedì 10 agosto. «Vogliamo fare bene anche se non ci poniamo obiettivi. E’ un progetto ambizioso per quello che sono le nostre possibilità. Sicuramente voglio una squadra che se la giochi in ogni partita e contro qualunque squadra. Abbiamo cambiato tanto. Sono rimasti coloro che volevano fortemente rimanere. Sono arrivati poi ragazzi in gamba e di qualità che hanno sposato il nostro progetto».

Ma che Villa Musone sarà?
«Una squadra equilibrata. Serve questa caratteristica per affrontare un campionato di alto livello. Ci dovremo far trovare pronti sin dall’inizio. E sarà importante creare subito la giusta sintonia con i ragazzi cercando di trasmettere loro il mio entusiasmo».

Un’avventura stimolante quella dell’allenatore, «ma anche molto impegnativa. Totalmente differente il ruolo di giocatore e di allenatore. Da mister devi pensare a prima e dopo. Devi allestire la squadra e poi la devi allenare. Ti lascia sicuramente meno tranquillo vista la responsabilità che hai».

Esperienza da fare come tecnico, da vendere invece da giocatore visto che per molti anni Marco Strappini è stato capitano e simbolo della Jesina, insignito del “90′ Leoncello” in occasione dei 90 anni della Jesina e votato dai tifosi come miglior giocatore di sempre della storia biancorossa.
«E’ uno dei ricordi più belli, come aver giocato assieme a mio fratello a Jesi. Non dimentico neanche il debutto in B con la maglia dell’Ancona nel 2001 contro il Cittadella. La prima Ancona di Brini. Nel 1999 feci invece l’esordio in C, sempre con l’Ancona, contro la Nocerina» ricorda Strappini, grande appassionato di ciclismo, ma calciatore per quasi trenta anni avendo iniziato presto (a 8 anni) seguendo le orme di suo fratello Simone.

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