Osimo

Osimo, si è insediata la Consulta anziani: più attenzione al sociale

L’organismo vuole assicurare la più ampia tutela della condizione dell'anziano e il suo effettivo inserimento nella società attiva. Ne fa parte anche il vicesindaco e assessore ai Servizi sociali Paola Andreoni

La Consulta anziani
La Consulta anziani

OSIMO – A Osimo, dopo quella Immigrati, si è insediata la Consulta comunale Anziani. L’organismo doveva ancora essere nominato dall’insediamento del sindaco e della nuova giunta nel giugno scorso. «La Consulta darà voce agli interessi degli anziani di Osimo e nasce con lo scopo di sviluppare ogni iniziativa ritenuta utile ad assicurare la più ampia tutela della condizione dell’anziano, il suo effettivo inserimento nella società attiva. Si tratta di un organismo previsto dallo Statuto comunale che opera su base volontaria», dice il vicesindaco e assessore ai Servizi sociali Paola Andreoni che fa parte della Consulta.

Con lei ci sono cinque rappresentanti delle associazioni di volontariato che operano nel territorio della città a favore degli anziani, due consiglieri comunali, tre rappresentanti delle case di riposo, un rappresentante designato dalle organizzazioni sindacali territoriali. I nominati resteranno in funzione per tutto il mandato amministrativo, cioè fino al 2024.

Ne fanno parte quindi Paola Andreoni, assessore ai Servizi sociali, Filippo Invernizzi, consigliere comunale espressione della maggioranza, Alberto Maria Alessandrini Passarini, consigliere comunale espressione della minoranza, Stefania Nasuti, designata dalla Fondazione “Padre Bambozzi”, Jacopo Bellaspiga, designato dalla Fondazione “Recanatesi”, Francesca Triscari, Rosita Valori, Ginnasio Lampa, Domenico De Giorgio e Adriano Antonella rappresentanti delle associazioni di volontariato, e poi rappresentanti delle organizzazioni sindacali Elisabetta Pasqualini (Cgil), Giuseppe Giacco (Cisl) e Franco Burdo (Uil).

A tutto tondo per quanto riguarda il Sociale, Andreoni ha detto: «Abbiamo messo in campo una nuova metodologia di lavoro caratterizzata da un controllo più diretto della gestione dei servizi sociali che sono in carico alla Asso, l’azienda speciale del Comune. Ciò si è concretizzato, per la prima volta, attraverso indirizzi analitici per la redazione del bilancio dati dall’amministrazione all’Azienda approvati in Consiglio comunale. Dall’insediamento ho voluto poi conoscere di persona tutti coloro che operano nel terzo settore per conoscere i servizi svolti e giungere a una forma di collaborazione con quelli dei servizi sociali».

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