Osimo

Osimo, l’Inrca rassicura: «In fase di ultimazione il progetto per l’ampliamento del pronto soccorso»

In merito poi alla strumentazione radiologica, è appena stata posizionata esternamente una tac temporanea che permetterà di dare continuità al servizio e di eseguire i lavori di adeguamento utili all’installazione della nuova di ultima generazione

L'arrivo della tac all'ospedale di Osimo
L'arrivo della tac all'ospedale di Osimo

OSIMO – Sarebbe in fase di ultimazione il progetto esecutivo per l’ampliamento del pronto soccorso dell’ospedale di Osimo, cui seguiranno gli interventi necessari al miglioramento dell’impiantistica e dei percorsi di accesso al punto di primo intervento stesso, riferimento sia per la cittadinanza locale che per l’utenza delle zone limitrofe. Ad affermarlo la direzione sanitaria.

«Per quanto riguarda la valorizzazione futura del “Ss. Benvenuto e Rocco” poi, una volta trasferiti i reparti al nuovo ospedale all’Aspio di Camerano, ci sono alcune ipotesi regionali già in fase di riflessione, che tra l’altro non riguardano solo il presidio di Osimo ma anche quello di Ancona – si legge -. Dal 2018, anno in cui il presidio fu assegnato all’Inrca, molti sono stati gli interventi realizzati, quali l’adeguamento alla normativa antincendio, per la quale sono stati necessari numerosi lavori sia strutturali che relativi all’impiantistica. In merito poi alla strumentazione radiologica, è appena stata posizionata esternamente una tac temporanea che permetterà di dare continuità al servizio e contestualmente di eseguire i lavori di adeguamento utili all’installazione della nuova di ultima generazione, prevista per fine febbraio. Grazie ai fondi del Pnrr, è stato previsto un potenziamento con ulteriori apparecchiature ad alta tecnologia, sempre più performanti: telecomandati digitali per la Radiologia di Ancona, Osimo e Fermo, una tac di ultima generazione ed un ecotomografo cardiologico 3d per Ancona e due ecotomografi multidisciplinari per Ancona ed Osimo».

L’incontro

L’assessore alla Sanità regionale Filippo Saltamartini ha assicurato poi che la nuova sede in affitto del poliambulatorio osimano, che dal centro storico presto si sposterà a San Biagio, sarà provvisoria, perché è già previsto che il poliambulatorio e gli altri servizi sanitari vengano inseriti all’interno dell’ospedale Ss. Benvenuto e Rocco una volta terminato l’ospedale Inrca all’Aspio di Camerano. È emerso durante l’incontro organizzato dalle Liste civiche osimane a palazzo Campana lunedì sera (16 gennaio) cui appunto ha preso parte l’assessore che ha parlato anche di un possibile recupero dell’ex Muzio Gallo. Difficile salvare il pronto soccorso, come è ora almeno, quando sorgerà il nuovo nosocomio. Critico il gruppo consiliare del Pd: «L’assessore ha detto che lo spostamento durerà pochi anni e poi si farà una Casa della Salute al Ss. Benvenuto e Rocco. È una scelta incomprensibile: si va ad affittare per sei anni un capannone grezzo, che deve essere adattato ad ospitare servizi sanitari, tra l’altro in una zona a rischio idrogeologico, per poi abbandonarlo e riportare tutto in centro. Ma è uno scherzo? Tanto valeva lasciare il Poliambulatorio nella sua attuale sede fino al 2025, quando sarà inaugurato il nuovo Inrca all’Aspio».

Lo screening

È il presidente del Consiglio regionale Dino Latini a intervenire sui disagi per effettuare lo screening al poliambulatorio di Osimo, dopo la criticità sollevata dal consigliere di Pof Achille Ginnetti. «I prelievi possono essere fatti anche nell’ospedale Inrca di Osimo, cui l’utente potrebbe portare o inviare i campioni di laboratorio, visto che la struttura già svolge analisi sul sangue occulto – dice -. Chiedo pubblicamente che la Ast 2 coinvolga il punto di riferimento dell’Inrca di Osimo, già inserita nello screening con le colonscopie. Occorre che il laboratorio ospedale di Osimo sia inserito nelle strutture sanitarie per la raccolta e la lettura del sangue occulto».

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