Osimo

Il Castelfidardo impatta con l’Alfonsine

I ragazzi di Bolzan giocano una partita sottotono e non vanno oltre lo 0-0 contro i romagnoli. Ora la salvezza è sempre più lontana e servirà una vera impresa sportiva nelle ultime quattro partite per mantenere la Categoria.

CASTELFIDARDO – Doveva essere la partita del riscatto, l’ultimo treno per la salvezza e invece nulla di fatto. Il Castelfidardo non si schioda dallo 0-0 contro l’Alfonsine e vede avvicinarsi sempre di più il baratro della retrocessione.La matematica non condanna ancora i biancoverdi ma per mantenere la categoria serviranno, nelle ultime quattro partite, prestazioni molto diverse dal livello di gioco espresso oggi.

Pronti via e cominciano subito le azioni. I primi a provarci sono gli ospiti con un calcio d’angolo ma la palla è respinta da Molinaro. I padroni di casa rispondono con un lancio di Soragna per Galli ma il guardalinee segnala il fuori gioco. Al 5° l’occasione buona capita sui piedi di Pigini che sugli sviluppi di una punizione dalla destra batte a colpo sicuro ma la mira è sbilenca. Tre minuti dopo sono gli ospiti a rendersi pericolosi con una punizione terminata alta sopra la traversa. L’Alfonsine cresce e preme sull’acceleratore.

Al 13° cross in area di Migliozzi che trova libero Ricci ma il centrocampista non riesce a correggere in rete. La spinta dei romagnoli non si attenua e nel giro di un minuto costruiscono due palle goal: prima Innocenti al 18° fa partire un bolide parato da Molinaro, quindi sull’azione successiva Manuzzi testa ancora i riflessi del portiere avversario. Il Castelfidardo prova a difendersi ma non riesce a pungere in attacco. A battere un colpo è Galli al 32° con un tiro da fuori area ma il pallone si alza troppo.

Cinque minuti più tardi continua il tiro a bersaglio dell’Alfonsine alla porta del Castello con Ricci che risolve una mischia in area scoccando un gran tiro che viene deviato miracolosamente dall’estremo difensore biancoverde. C’è ancora il tempo per una punizione di Innocenti che termina docile tra le mani di Molinaro prima che l’arbitro metta fine ad un primo tempo che, nonostante le occasioni, è stato giocato un po’ sottotono da entrambe le compagini.

Al rientro in campo la musica non cambia. Il Castelfidardo prova a scuotersi con girata di Soragna e una triangolazione ancora di Soragna per Galli ma il pallino del gioco è sempre nelle mani dei romagnoli. I biancazzurri forzano e sfiorano il vantaggio in due occasioni: al 10°tiro da fuori area di Ricci deviato in corner e quindi un minuto dopo, sugli sviluppi del corner, Salomone calcia a colpo sicuro ma Molinaro ci arriva con la punta delle dita.

I ragazzi di Bolzan tentano di arginare l’irruenza degli avversari ma non riescono ad imbastire azioni d’attacco. Al 21° è un fortuito tiro cross di Maisto ad indirizzarsi verso la porta avversaria ma Calderoni è attento. Passano centoventi secondi ed il Castelfidardo costruisce l’azione più pericolosa di tutti i novanta minuti: Filipponi libera Galli che s’invola, entra in area e lascia partire un tiro che termina di poco al lato. I padroni di casa finiscono qui la loro partita lasciando campo ad un’Alfonsine che si accontenta del pareggio.

L’ultima parte dell’incontro ha poco da dire con il gioco prevalentemente a centro campo ed un Castelfidardo inconcludente ed incapace di cambiare l’inerzia della partita. Dopo 5 minuti di recupero l’arbitro dice che può bastare regalando un punto di platino all’Alfonsine mentre per il Castello il tunnel è sempre più buio.

CASTELFIDARDO-ALFONSINE: 0-0

CASTELFIDARDO: Molinaro, Bordi, Silvestri, Lodi, Orlando, Filipponi, Albanesi, Pigini, Soragna(Montagnoli 17’st), Galli, Berardi(Maisto 1’st)

ALFONSINE: Calderoni, Rosetti, Magliozzi, Bamonte, Chimangui, Bertoni, Ricci, Manuzzi(Magri 19’st), Salomone, Innocenti, Lombardi

ARBITRO: Testi di Livorno

DICHIARAZIONI BOLZAN: Credo che il Castelfidardo sia stato superiore agli avversari. Sicuramente il fattore psicologico ha influito molto perché anche se la squadra ha provato abbiamo sbagliato cose elementari. In questo momento viene a mancare un po’ di personalità. Proviamo a fare le cose che dobbiamo fare ma poi sbagliamo le cose più semplici. Credo che l’unica cosa che possiamo fare è lavorare al massimo, solo con il lavoro si viene fuori da questa situazione.

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