Osimo

Guerra, Osimo accoglie gli ucraini arrivati in città in Comune

Oltre a dimostrare la più calda accoglienza e favorire l’integrazione nella comunità, il Rotary e il municipio si sono messi a disposizione per aiutarli a compilare il curriculum per inserirsi in ambito lavorativo

Gli ucraini in Comune a Osimo
Gli ucraini in Comune a Osimo

OSIMO – Il Comune di Osimo e il Rotary club hanno accolto i cittadini e le cittadine ucraine presenti in città nella Sala Vivarini del Comune. Il sindaco Simone Pugnaloni e la vice, assessore ai Servizi sociali, Paola Andreoni, hanno rivolto un saluto di benvenuto e hanno manifestato la più ampia solidarietà verso il popolo ucraino. Oltre a dimostrare la più calda accoglienza e favorire l’integrazione di quelle persone nella comunità, sabato 23 aprile il Rotary e il municipio si sono messi a disposizione per aiutarli a compilare il loro curriculum che potrà essere utilizzato per inserirsi in ambito lavorativo.

Gli ucraini in città

Sono 61 gli ucraini accolti ad Osimo di cui 34 adulti (33 femmine e un maschio) e 27 minori (13 femmine e 14 maschi). Di loro 13 hanno trovato alloggio nei Cas mediante la Prefettura attraverso un ente gestore e 48 sono ospitati da privati. «Ritengo che gli osimani stiano dimostrando grande solidarietà anche con la messa a disposizione di alloggi – dice l’assessore Andreoni -. Noi come ufficio del sociale siamo in stretto collegamento con la Prefettura per la sistemazione alloggiativa e con la Caritas per il sostegno mediante l’Emporio solidale e per il vestiario. Si lavora ben coordinati e in rete. Stiamo organizzando in collaborazione con un’associazione un’attività per i bambini ucraini». Nei primi due giorni di deposito Astea trasformato per raccogliere beni di prima necessità da inviare in Ucraina sono state oltre 100 le persone che si sono presentante per fare dei conferimenti. Operatori Astea e volontari hanno imballato i prodotti in appositi scatoloni pronti alla spedizione. In particolare si tratta di cibarie e abbigliamento. Astea si è fatta carico di pagare la spedizione tramite un tir che è partito per il confine tra Polonia e Ucraina per consegnare tutto il materiale raccolto in questi giorni. E’ stata la prima consegna perché l’intento di Comune e Astea è quello di riproporre altre settimane di raccolta qualora si ritenesse opportuno.

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