Osimo

Garofoli, un 5° posto e parole commoventi che valgono quanto una vittoria

L'allievo fidardense nonostante la febbre protagonista alla Coppa Diddi dove voleva vincere per dedicare la vitoria al suo allenatore venuto a mancare alla vigilia della corsa. Domani sarà impegnato alla Coppa d'Oro

Garofoli-abbracciato-da-Graciotti-dopo-la-prima-vittoria

CASTELFIDARDO – Un quinto posto che vale quanto una vittoria. E poi un ricordo toccante al suo Allenatore venuto a mancare dopo una grave malattia proprio alla vigilia della corsa. Applausi e meritati per Gianmarco Garofoli che – nonostante la febbre a 38,5 – ha corso una gara da protagonista nella 70^ Coppa Dino Diddi disputata sulle strade toscane con arrivo ad Agliana e vinta da Enrico Baglioni (Pedale Toscano Ponticino).

La-premiazione-di-Garofoli

Una competizione (184 partenti, corsa a quasi 40 di media con trenta km di salita) alla quale hanno partecipato due nazionali straniere e tutte le rappresentative regionali italiane con i migliori corridori, tra cui quella marchigiana che ha gareggiato con il lutto al braccio.

La-rappresentativa-regionale

L’allievo del team Recanati Marinelli Cantarini è stato per buona parte della corsa in fuga con il campione italiano arrivando al quinto posto dopo essere stato in avanscoperta per oltre cinquanta chilometri. «Ho stretto i denti e ho provato a vincere per dedicarla a Rodolfo». Rodolfo Graciotti è stato il direttore sportivo di Garofoli fino all’anno scorso nello Sporting Club Sant’Agostino. Toccante e commovente il ricordo di Garofoli sul proprio profilo Facebook.

«Ciao Rodolfo,
Tu per me sei stato tutto: un allenatore, un insegnante, un educatore, un nonno, un amico, una persona di cui mi potevo fidare, una persona su cui potevo contare.

Mi hai insegnato un sacco di cose, che non solo mi serviranno nel ciclismo, ma nella quotidianità di ogni giorno e nella vita intera.

Tu mi hai insegnato a non mollare anche quando il gioco si fa veramente duro, tu mi hai insegnato ad essere leale, tu mi hai insegnato che solo con la costanza e la pazienza si ottengono i risultati, tu mi hai insegnato a prendere spunto dalle sconfitte per arrivare alle vittorie, tu mi dicevi sempre l’umiltà prima di tutto.

Da te ho imparato tanto.

Domenica mi è sembrato di sentire ancora una volta la tua voce e i tuoi abbracci calorosi che mi davi subito dopo l’arrivo, mentre orgoglioso dicevi giammy giammy ce l’abbiamo fatta.

Tu mi hai seguito per 8 anni, ho bellissimi ricordi di te e con te, mi hai messo i primi tacchetti e pedalata dopo pedalata mi hai visto crescere, grazie a te mi sono sempre di più appassionato a questo sport, tu ti sei dedicato interamente a noi, ti alzavi presto tutte le mattina prendevi il pulmino passavi a prendere chi era troppo lontano per venire in bici al ritrovo e partivamo quando ancora il traffico non c’era e il sole non era alto al cielo; Tu ti prendevi cura di noi, sei stato fondamentale in tutto.

Ah poi c’è una cosa che hai sempre cercato di insegnarmi anche se non ci sei proprio riuscito la puntualità, se l’allenamento era alle due e mezzo ed erano le 2:31 tu partivi chi c’era c’era, io ero sempre in ritardo e troppe erano le volte che mi hai lasciato a piedi e mi toccava inseguirvi fino che quando quasi era finito l’allenamento vi riprendevo ahahaha.

Tu con noi ti divertivi, quanti scherzi ti abbiamo fatto ancora a distanza di un anno continuavi a trovare spazzatura, lamette, bottiglie nascoste dentro i sedili del tuo amato pulmino.

Un’altra cosa che mi ricordo molto bene fin da quando ero piccolino che dicevi sempre che questo era l’anno che volevi smettere ogni anno dicevi sempre così, ma l’anno dopo eri sempre pronto a fare una grande stagione e fino alla fine sei sempre stato dietro le corse.

Tu sei un esempio di costanza e tenacia perché quando prendevi un impegno, cascasse il mondo lo portavi sempre a termine.

Nonostante questo ultimo anno non mi hai seguito perché non hai mai seguito la categoria allievi, ti ho sempre tenuto aggiornato ogni domenica dopo la gara eri sempre la prima persona che chiamavo tu mi rispondevi sempre con il sorriso, tu avevi sempre il sorriso anche quando quando ti arrabbiavi e ci rimproveravi che facevamo qualcosa di sbagliato lo facevi col sorriso.

Io penso che tutti coloro che sono passati sotto alla tua ala ti ricorderanno a vita!

Ciao Rodo mi mancherai».

Domani l’allievo fidardense sarà impegnato nella storica Coppa d’Oro in Trentino, una gara che vedrà alla partenza ben cinquecento atleti. Garofoli riproverà a salire almeno sul podio.

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