Osimo

Cesare Lotito racconta il Villa Musone C5

«Per rilanciare il futsal marchigiano e colmare il gap con le altre regioni abbiamo bisogno di infrastrutture adeguate, società con settori giovanili e tecnici giovani con nuova mentalità di gioco», dice il responsabile del Settore Giovanile dei gialloneri

Il Villa Musone Juniores alle ultime Finals Regionali

VILLA MUSONE- Ai piedi di Loreto, da anni, sta crescendo una realtà importante nel mondo del Futsal marchigiano, in particolar modo quello giovanile. Stiamo parlando del Villa Musone C5 società che, da qualche tempo, si sta confermando tra le principali realtà regionali accumulando presenze negli eventi finali, mettendo in mostra giovani molto interessanti per il nostro panorama. A raccontarla è Cesare Lotito, dirigente di Futsal di grande esperienza, protagonista assoluto della crescita dell’universo villans:

«La crescita esponenziale del settore giovanile del Villa Musone parte dall’arrivo del presidente Baleani 5 anni fa – racconta Lotito- Credendo fortemente nei giovani come futuro ha dettato le linee guida da seguire e si è circondato di collaboratori e Mister giovani, carismatici, capaci, ambiziosi, con voglia di mettersi in gioco, crescere, insegnare e trasmettere la passione del futsal. In questa ottica si devono leggere gli ingaggi di Magnaterra, Ascani e Giovagnoli. Allenatori che hanno sposato il progetto ed hanno lavorato ottenendo ottimi risultati e portato nel giro di pochi anni il nostro settore giovanile dall’anonimato ai vertici del futsal giovanile marchigiano. Purtroppo questo ancora non basta per colmare il gap che ci separa dalle società più blasonate nel panorama regionale, abbiamo bisogno di una struttura al chiuso che ci permetta di far crescere ulteriormente i nostri ragazzi e fargli fare quello step successivo e necessario che purtroppo giocando all’aperto e sul sintetico, non possono fare».

Da queste base è lecito guardare al futuro con ottimismo, con una programmazione chiara e lineare: «I programmi futuri della società mirano alla creazione di una vera e propria cantera villamusoniana e soprattutto alla realizzazione di un’infrastruttura al chiuso. Ricordo che il futsal, nel mondo nasce come sport indoor, da praticare in palestre o palazzetti, mentre in Italia venne recepito come sport outdoor da praticare all’aperto e sul sintetico, probabilmente per una pura questione economica. In tal senso abbiamo cercato più volte in questi anni e non da ultimo lo scorso anno e quest’ultimo di partecipare ai bandi regionali e nazionali, creando tavoli d’incontro e lavoro con le istituzioni comunali senza però riuscire ad arrivare ad una conclusione, probabilmente per una mancanza di sensibilizzazione dell’attuale giunta comunale che ci ha sempre messo in secondo piano ritenendoci probabilmente sport minore e dando precedenza agli sport più famosi come il calcio o la pallavolo».

La conclusione sul futsal marchigiano è che necessita ancora di un salto di qualità per competere con le grandi potenze italiane in questo campo: «Per rilanciare il futsal marchigiano e colmare il gap con le altre regioni, abbiamo bisogno di infrastrutture adeguate, società con settori giovanili e tecnici giovani con nuova mentalità di gioco.Un primo passo verso tutto questo è stato fatto con l’elezione del nuovo delegato regionale del calcio a 5, mister Capretti che ha già portato una ventata di aria nuova e a cui auguro buon lavoro».

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