Osimo

Osimo: in tanti al funerale di Emanuele Gualini, giovane morto in mare a Sirolo

Educatore attento alla disabilità, chitarrista di una band e skater, aveva 36 anni. Il fratello: «Il mare ci ha portato via troppo presto il nostro amatissimo Emanuele»

L'uscita della bara dalla chiesa
L'uscita della bara dalla chiesa

OSIMO – Emanuele Gualini, 36 anni, osimano, ha perso la vita sabato pomeriggio (29 agosto) al largo della spiaggia dei Lavi a Sirolo. Sul suo corpo non è stata disposta l’autopsia, la salma è stata riconsegnata domenica 30 ai familiari per i funerali. La cerimonia funebre si è tenuta oggi pomeriggio (lunedì 31) nella chiesa del San Carlo di Osimo.

Emanuele Gualini

«Il mare ci ha portato via troppo presto il nostro amatissimo Emanuele», ha detto il fratello Francesco dal pulpito. La bara ricoperta di fiori bianchi e rossi è entrata e uscita dalla chiesa al termine dell’evento sulle note di Perfect day di Lou Reed e di tanto rock. Laureato in psicologia, Emanuele era educatore e assistente scolastico e domiciliare, aveva sviluppato un interesse particolare per l’area della disabilità per cui negli anni aveva maturato una prima conoscenza professionale. Lavorava, dopo un’esperienza anche alla Lega del fio d’oro, per la Cooss Marche, il cui direttivo ha voluto salutarlo dal pulpito: «Un animo gentile e laborioso, ci mancherai».

«Sei stato una fonte di ispirazione per tutti. Il tuo passaggio nella nostra esistenza è stato forte, mettevi al centro della tua chi era al margine. Un samaritano buono», ha affermato don Andrea nella lettera che gli ha scritto.

Suonava la chitarra in una band il 36enne, The livermores, molto conosciuta in Valmusone. Gli altri due componenti, distrutti dal dolore, hanno detto: «Abbiamo ricevuto messaggi di cordoglio da tutto il mondo. Emanuele era così: quando andavano in tournée parlava con tutti, era fatto per le relazioni sociali. Il successo che abbiamo avuto è grazie a lui. Non lo faceva per diventare famoso ma per la sua famiglia, perché fossero orgogliosi di lui. Emanuele aveva la vera anima punk-rock».

Tanti i messaggi lasciati alla famiglia poi, come quello del sindaco Simone Pugnaloni che lo conosceva bene: «Ciao Lele. Ci sono luoghi e momenti della vita che lasciano il segno, indimenticabili sono stati i camposcuola. Tu eri dei nostri. L’armata dell’allora parrocchia “San Marco-San Sabino”. Ci siamo poi persi un po’ di vista ma ogni volta che ci si incontrava il sorriso ed una pacca sulla spalla ricordavano bene quei momenti. Ti porteremo sempre nel cuore, dall’alto dei cieli dispensaci consigli».

«La comunità scolastica di Camerano perde un giovane educatore, bravo e preparato, con attenzione e sensibilità rare che l’hanno contraddistinto», ha scritto il sindaco di Camerano Annalisa Del Bello.

Emanuele aveva anche un’altra grande passione, lo skateboard, che unito a grandi amicizie lo portava spesso allo skatepark della Vescovara di Osimo: «Come un’improvvisa burrasca ci arriva la notizia che non vorremo mai ricevere – hanno scritto dallo staff -. Emanuele era di casa allo skatepark e la sua scomparsa oscura questo sabato di fine estate e i nostri cuori. Ciao Nisba, goditi la tua Copacabana di feste in spiaggia e acque cristalline». Nisba infatti era il suo soprannome.

Tutte le offerte raccolte oggi saranno devolute ad associazioni connesse all’operato di Emanuele, dalla musica alla cura dei bambini.

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