Osimo

Fisarmonica di Castelfidardo patrimonio Unesco, Cna: «Serve una Fondazione»

L'associazione degli artigiani spiega come occorra un organo in grado di gestire e coordinare sia il Festival sia il museo e che si occupi di organizzare la formazione di manodopera specializzata

L'assessore alla Cultura Ruben Cittadini (a sinistra) e il sindaco Roberto Ascani a Roma
L'assessore alla Cultura Ruben Cittadini (a sinistra) e il sindaco Roberto Ascani a Roma

CASTELFIDARDO – Il comune di Castelfidardo ha avviato il percorso per far diventare la fisarmonica patrimonio immateriale Unesco.

Una mossa apprezzata dalla Cna di zona sud di Ancona ma che, secondo l’associazione, andrebbe coniugata con un’altra proposta che la stessa ha più volte spiegato: la costituzione di una fondazione della fisarmonica che valorizzi lo strumento, costruisca le linee guida per diffonderlo ed apprezzarlo tra i musicisti ma soprattutto coordini i tanti “soggetti” che agiscono nell’ambito della cultura della fisarmonica.

Marco Tiranti, presidente della Cna di zona Sud di Ancona, spiega: «Il modello da seguire è quello di Cremona, dove una fondazione permette di tramandare e far conoscere lo strumento per eccellenza di quella città. Occorrerebbe una fondazione che permetta di gestire e coordinare armonicamente sia il Festival che il museo, che si occupi di organizzare (internamente o esternalizzandola) la formazione di manodopera specializzata per la costruzione dello strumento, che permetta un coordinamento tra le varie scuole di musica pubbliche e private che insegnano questo strumento, di proporre mostre e spettacoli».

In particolare la Cna ipotizza che la fondazione sia il soggetto dove dirigere le risorse economiche necessarie per sviluppare la cultura di questo strumento e soprattutto con un vertice altamente tecnico e possibilmente non influenzato dalle varie tornate elettorali, in maniera tale da garantire una linea programmatica costante e senza variazioni dipendenti dalle elezioni.

«Questa proposta nasce nel 2017 con un progetto presentato che non ha trovato però terreno favorevole, un progetto che aveva come scopo lo studio preliminare per la costituzione di una fondazione – continua Tiranti -, uno studio che avrebbe cercato di delineare i soggetti che potevano partecipare, le risorse necessarie, i possibili “pezzi” del sistema fisarmonica che potevano essere gestiti direttamente dalla fondazione (museo, festival, archivio). Non abbiamo trovato terreno fertile e la nostra proposta non è stata accolta. Ora pensiamo che potrebbe essere un momento buono per riproporre questo nostro progetto, nella speranza che altri soggetti lo supportino e l’amministrazione comunale possa prenderlo in considerazione soprattutto alla luce di questo percorso che necessita, secondo noi, di un soggetto che possa essere in grado di gestire il futuro riconoscimento».

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