Osimo

“VolaFranky”, il progetto per disabili del pappagallo che scortava Scarponi

Obiettivo dell'iniziativa finanziare le attività di mobilità, autonomia e motricità della persona disabile. «Come Franky, il pappagallo che scortava Michele durante le sue uscite in bici, vola libera in un cielo senza ostacoli, noi lavoriamo per una strada senza barriere», dicono gli organizzatori

Franky nella sala operatoria
Franky nella sala operatoria

FILOTTRANO – Si chiama “VolaFranky” ed è un progetto che ha come obiettivo finanziare le attività di mobilità, autonomia e motricità della persona disabile. Una persona vera che si muove e vive nella società come soggetto attivo e integrato. «Proprio come Franky, il pappagallo che scortava Michele Scarponi, l’aquila di Filottrano, durante le sue uscite in bici, che vola libera e ha a disposizione una città immensa e senza ostacoli come il cielo, noi crediamo e lavoriamo per una strada senza barriere che ospiti tutti senza distinzioni», dicono gli organizzatori.

Con questa iniziativa si vuole dar seguito al grande altruismo di Scarponi sempre impegnato in prima persona per aiutare gli altri, soprattutto i più disagiati. In concreto l’iniziativa andrà a sostenere una serie di attività che coinvolgono i ragazzi disabili del territorio inseriti nei servizi di titolarità Asp Ambito 9 ed attualmente gestiti dalla cooperativa sociale CoossMarche. Quelle persone hanno già intrapreso un percorso importante di autonomia attraverso progetti gruppali e di integrazione nella società.

I promotori della raccolta fondi partita già online continuano: «Con il progetto “VolaFranky” si sostiene Aei in tour, gruppo di ragazzi con disabilità che usufruiscono del servizio educativo territoriale ai quali viene proposta una vacanza estiva in una località di mare per poter colmare quel possibile vuoto che crea l’estate in città con pochi servizi e poche attività. Tale progetto si attua con la collaborazione di diverse realtà private del territorio che finanziano l’iniziativa.

Si finanzia poi una vacanza in una città europea per il progetto “Autonomia abitativa”, tre persone con disabilità intellettiva che vivono per tre settimane al mese in una casa differente da quella nativa come desiderio di una vita indipendente, e anche una vacanza in una località italiana per il gruppo Eeg, un’esperienza educativa di gruppo composta da 16 persone con disabilità intellettiva che si incontrano due giorni alla settimana e un weekend al mese per sperimentare in gruppo un percorso di autonomia e autodeterminazione.

In più si contribuisce all’acquisto di una-due bici o tandem, caschi e gilet ad alta visibilità da utilizzare per un progetto estivo con utenti territorio, Eeg e Autoabi. Ringraziamo l’associazione “Il tandem volante” e “Siap” per aver donato i primi due tandem».

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