Osimo

Emergenza Afghanistan, la Croce rossa di Osimo in prima linea

Non è rimasta a guardare e nel disastro umanitario della popolazione afghana in fuga sta dando una grande mano. La Croce Rossa di Osimo ha voluto dare il proprio contributo, ancora una volta, vicina a chi ne ha bisogno

Il campo profughi in Abruzzo
Il campo profughi in Abruzzo

OSIMO – Non è rimasta a guardare e nel disastro umanitario della popolazione afghana in fuga dal proprio Paese sta dando una grande mano. La Croce Rossa di Osimo ha voluto dare il proprio contributo, per essere, ancora una volta, vicina a chi ne ha bisogno. I volontari Massimo e Claudio hanno percorso oltre 200 chilometri per allestire, assieme a centinaia di volontari da tutta Italia, una struttura di accoglienza ad Avezzano in Abruzzo. Un posto dove i rifugiati possono trovare supporto psicologico e sanitario, come ha ricordato il presidente nazionale della Cri Francesco Rocca.

I volontari Massimo e Claudio dall’Abruzzo

La Cri di Osimo

«La Cri Osimo non può che fare un grande in bocca al lupo a Massimo e Claudio che, in poco tempo, si sono organizzati per partire in missione e aiutare i più vulnerabili», dicono dalla sede osimana della Croce rossa. I loro occhi intensi parlano da soli, vedono il dramma degli arrivi e cercano in tutti i modi di aiutare. Dal numero iniziale di oltre mille e 300, nell’hub di prima accoglienza nell’interporto di Avezzano i profughi afghani oggi sono circa 850: 200 sono stati trasferiti nel pomeriggio di ieri (31 agosto) e secondo il programma della Croce rossa italiana, che ha allestito e gestisce appunto il campo assieme alla Protezione civile, entro la fine della settimana l’operazione di ricollocazione prima in albergo poi in strutture ad hoc dovrebbe essere completata. «Se le Regioni liberano i posti per l’accoglienza – ha detto il presidente regionale abruzzese della Cri, Gabriele Perfetti, in prima linea nel campo base -. Non posso che essere orgoglioso e soddisfatto dell’organizzazione e della accoglienza in una struttura di livello nazionale, l’Abruzzo continua ad essere una regione centrale nelle emergenze, in questo caso anche vista la vicinanza dell’interporto che è all’uscita della autostrada, con l’aeroporto di Fiumicino». Ad Avezzano la Croce Rossa ha concentrato circa 250 volontari da tutta Italia.

La disponibilità di Loreto

Loreto si è proposta come corridoio umanitario per prima e l’Anci regionale si è resa subito disponibile all’accoglienza. La città mariana ha messo a disposizione lo stabile delle ex Suore Orsoline, situato in via Montereale Vecchio, oltre ad almeno altre due o tre strutture ancora in via di definizione, come rifugio per i profughi afghani, qualora la città mariana dovesse ospitarne. Quella struttura è retta dalla Aoupi, Associazione ospedale umanitario pediatrico internazionale, a carattere internazionale, dedicata all’assistenza e alla cura di bambini di qualsiasi nazionalità, razza e religione. Opera senza fini di lucro ispirandosi a principi universali di fratellanza e uguaglianza nel rispetto dei diritti umani e religiosi di ogni individuo.

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