Osimo

Osimo, eletto il Consiglio comunale dei ragazzi

Ogni plesso di scuola primaria o secondaria ha eletto il proprio rappresentante per un totale di 14 ragazze e ragazzi delle classi quarte e quinte della scuola primaria e prima e seconda della scuola secondaria

OSIMO – Negli istituti comprensivi di Osimo si sono svolte le elezioni per la scelta dei consiglieri del Consiglio comunale delle ragazze e dei ragazzi. Un progetto importante ancora di più alla luce dell’inserimento dell’educazione civica nelle scuole. Comprendere il sistema amministrativo di una città e il suo funzionamento e nello stesso tempo proporsi per un organismo, consultivo, di quella stessa amministrazione, questo è il cuore del progetto. Ogni plesso di scuola primaria o secondaria ha eletto il proprio rappresentante per un totale di 14 ragazze e ragazzi delle classi quarte e quinte della scuola primaria e prima e seconda della scuola secondaria. Nella fase precedente, le “Primarie”, ogni classe aveva scelto, con una votazione interna, due rappresentanti. È a quel punto che si sono scatenate le campagne elettorali: cartelloni, slogan, volantini, la fantasia al potere.

La parola alle scuole

«L’entusiasmo che abbiamo visto nei bambini e nei ragazzi ben ci fa sperare nella visione positiva dei nostri organi democratici. Le classi si sono appassionate al funzionamento del Consiglio comunale di Osimo incontrando il suo presidente, Giorgio Campanari, ponendo domande non solo sull’elezione ma anche sulle funzioni e i compiti assegnati ai consiglieri – dicono i dirigenti scolatici degli istituti osimani -. Ci complimentiamo con le elette e gli eletti di tutti gli istituti, a loro sono state riservate fiducia e stima da parte dei compagni e un applauso in più va al minisindaco Pietro Ciavarella, alunno dell’istituto comprensivo Fratelli Trillini, frequentante la scuola secondaria di Passatempo, che tra tutti i candidati ha raccolto il numero maggiore di preferenze. Buon lavoro ragazze e ragazzi. I vostri suggerimenti e contributi nella gestione della città saranno preziosi. Intanto ci alleniamo nella palestra della democrazia».

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