Osimo

Eduscopio, i corsi Itis dell’istituto Laeng-Meucci svettano nella classifica

I corsi Tecnici dell’istituto, nelle due sedi di Osimo e Castelfidardo, sono risultati al primo posto per occupazione dei diplomati riportando un indice pari al 83,77 per cento per il Laeng e al 76,08 per cento per il Meucci

Gli studenti del Laeng con i cubi cartonati che rappresentao i 17 Obiettivi Onu per lo Sviluppo Sostenibile

OSIMO e CASTELFIDARDO – “Meccanica e Meccatronica”, “Informatica e Telecomunicazioni”, “Elettronica ed Elettrotecnica”: i corsi Itis dell’istituto Laeng-Meucci svettano nella classifica degli Istituti superiori la cui frequenza assicura la più alta probabilità di trovare un lavoro dopo il diploma. Dai dati resi noti dall’indagine Eduscopio 2022 infatti, si evince che i corsi Tecnici dell’istituto, nelle due sedi di Osimo e Castelfidardo, sono risultati al primo posto per occupazione dei diplomati riportando un indice pari al 83,77 per cento per il Laeng e al 76,08 per cento per il Meucci. La classifica Eduscopio, elaborata come ogni anno dalla Fondazione Agnelli al motto di “Confronto, scelgo, studio – scopri quali scuole hanno una marcia in più e scegli quella più giusta”, rende merito dunque alla scuola il cui indice di occupazione per i diplomati dei corsi Itis di entrambe le sedi, nonostante i difficili anni della pandemia, risulta al primo posto tra tutte le scuole analizzate in un raggio di 30 chilometri da Osimo.

La parola al dirigente Frisoli

«L’indice di occupazione ci dice qual è la percentuale degli occupati (coloro che hanno lavorato almeno sei mesi entro i primi due anni dal conseguimento dal diploma), su coloro che non si sono immatricolati all’università – spiega il dirigente Angelo Frisoli -. Quindi, per valutare la capacità formativa della scuola in termini di inserimento lavorativo dei diplomati, si concentra solo sui diplomati che hanno manifestato un interesse esclusivo per il mondo del lavoro. La missione principale degli Istituti Tecnici è infatti quella di fornire competenze adeguate e facilmente spendibili sul mercato del lavoro, curando la delicata fase di avvicinamento e di transizione dal mondo della scuola a quello lavorativo. Un risultato che rende merito al grande impegno della comunità scolastica in termini di apertura all’innovazione tecnologica e didattica, di sinergia e di collaborazione fattiva con le Istituzioni e con le aziende del territorio e dell’attenzione riservata alle esperienze di alternanza scuola-lavoro che mirano, attraverso la pratica, a consolidare le conoscenze acquisite a scuola, a testare le attitudini di studentesse e studenti, ad arricchire la formazione e orientare il percorso, stabilendo da subito un collegamento privilegiato tra la scuola e il mondo del lavoro».

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