Osimo

Difficoltà psicologiche legate alla pandemia, Castelfidardo e Osimo in prima linea

L'istituto superiore “Laeng-Meucci” propone due incontri rivolti ai docenti, ai genitori e a tutta la cittadinanza. Osimo è attiva con due associazioni

Una lezione al "Meucci"
Una lezione al "Meucci"

CASTELFIDARDO e OSIMO – Ad un anno dall’inizio della pandemia sono moltissimi gli adolescenti che stanno affrontando difficoltà psicologiche e sociali. La limitazione delle relazioni, la drastica diminuzione di contatto tra i pari, i periodi di quarantena e la didattica a distanza prolungata stanno generando in molti ragazzi una situazione di fragilità emotiva. La tecnologia, la rete e i social, se da un lato rappresentano un’ancora di salvezza, dall’altro rischiano di creare isolamento. Per riflettere su queste delicate questioni l’istituto superiore “Laeng-Meucci” propone due incontri rivolti ai docenti, ai genitori e a tutta la cittadinanza. Il primo con il dottor Andrea Lucantoni, sociologo, si terrà mercoledì 10 marzo alle ore 18.30. La data del successivo appuntamento con il giornalista scrittore e regista Luca Pagliari sarà comunicata a breve. Gli incontri si terranno tramite collegamento con la piattaforma Cisco Webex al link https://bit.ly/nessunoesolo con password: Abbraccio.

«Da novembre ad oggi sono arrivate diverse richieste di sostegno psicologico soprattutto per disturbi alimentari da parte di giovani. Le abbiamo inviate prontamente alle psicologhe di rifermento», è il grido che invece arriva diretto a Osimo, all’associazione il Gabbiano onlus che si occupa di informazione, prevenzione e cura del disagio psicologico e disturbi alimentari e che si spende per aiutare le giovani in difficoltà e non solo. L’emergenza pandemica ha acuito difficoltà di quel tipo, disturbi legati all’ansia generata appunto anche dalla situazione difficile in cui il mondo si trova. «In seguito alla situazione emergenziale imposta dalla pandemia, abbiamo attivato un servizio d’ascolto online con psicologi specializzati anche nel campo dei disturbi alimentari», aggiungono dalla onlus. Sono tante le fette della popolazione che hanno bisogno di supporto in questo periodo.

È appena partito a Osimo “Se solo lo avessi saputo prima”, un progetto di prevenzione pedagogica ideato dall’associazione Lilliput e promosso dal Comune, aperto a tutta la cittadinanza, una serie di incontri, webinar e consulenze pedagogiche gratuite a cadenza settimanale rivolti a genitori, nonni e zii, educatori, insegnanti e a tutti coloro che hanno a che fare con i bambini ed i ragazzi di ogni età, dalla gravidanza all’adolescenza. «Soprattutto in questo periodo di emergenza vuole essere un segno di attenzione verso i più piccoli e i giovani che rappresentano il futuro della nostra comunità – dicono gli organizzatori – e di vicinanza e supporto verso molte famiglie che spesso si trovano per la prima volta ad affrontare nuove sfide con l’arrivo di un figlio e durante il percorso di educazione e crescita».

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