Osimo

Il “Decameron” di Solenghi ad Offagna

«Il nostro lavoro non è stato attualizzare Boccaccio, ma conservarne e curarne il suo essere contemporaneo», dice il regista Sergio Maifredi

Tullio Solenghi
Tullio Solenghi

OFFAGNA – Tullio Solenghi è ospite venerdì 27 luglio delle Feste Medioevali di Offagna su iniziativa del Comune di Offagna, AMAT e Comitato feste per Offagna. In piazza del Comune alle ore 21.30 presenta Decameron. Un racconto italiano in tempo di peste, un appuntamento che fa rivivere le più belle e divertenti novelle del capolavoro del Boccaccio.

«Tullio Solenghi affronta la lettura interpretata di sei tra le più note novelle del Decameron – da Chichibio e la gru a Masetto di Lamporecchio – restituendo la lingua originale di Boccaccio e rendendola allo stesso tempo accessibile e comprensibile come fosse la lingua di un testo contemporaneo», spiegano gli organizzatori.

In scena il grande e amatissimo Solenghi è diretto dall’abile Sergio Maifredi, in collaborazione con Gian Luca Favetto, che si avvale della consulenza letteraria di Maurizio Fiorilla (professore associato di Filologia della Letteratura Italiana presso l’Università Roma Tre) e del patrocinio dell’Ente Nazionale Boccaccio.

Scrive Maifredi nelle note di regia: «Il nostro lavoro non è stato attualizzare Boccaccio, ma conservarne e curarne il suo essere contemporaneo. Quindi: non trasferirlo nel nostro tempo, ma mantenerlo contemporaneo a noi. L’essere contemporaneo ha bisogno della giusta distanza». Un progetto dunque che unisce spettacolo, intrattenimento e letteratura, prosegue Maifredi: «Boccaccio ha il merito di aver elaborato il primo grande progetto narrativo della letteratura occidentale, inserendo i cento racconti in un libro organico capace di rappresentare, la varietà e complessità del mondo. A tutti è concessa una storia, dai re agli operai».

Una produzione del Teatro Pubblico Ligure.

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