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Osimo, David Monticelli si dimette dal Movimento 5 Stelle e da consigliere

Dopo anni spesi per il Movimento, esce sia dal gruppo sia dal consiglio comunale. Ecco i motivi che l'hanno spinto alla doppia decisione

David Monticelli
David Monticelli

OSIMO – David Monticelli ha rassegnato le sue dimissioni dal Movimento 5 Stelle di Osimo e da consigliere comunale di opposizione per due mandati Pugnaloni. L’annuncio oggi, 21 febbraio, a sorpresa per gli osimani.

«Il Movimento 5 Sstelle nacque per ridare voce al popolo italiano e alla sua sovranità, come recita l’articolo 1 della nostra Costituzione – queste le parole di Monticelli – . Era e avrebbe dovuto continuare a essere uno strumento nelle mani dei cittadini per cambiare in meglio il nostro Paese, combattendo le iniquità e restituendo gli imprescindibili diritti sociali agli italiani. È sempre stato questo il nocciolo dell’ideale politico del MoVimento. Quando nel 2007 creai il Meetup degli “Amici di Beppe Grillo” ad Osimo, il M5S non esisteva ancora. Allora le “parole guerriere” di Beppe Grillo bucavano il muro di gomma del sistema mediatico, ai tempi ancora in grado di darci a bere qualunque cosa fosse funzionale a un modello di società disumanizzante che veniva sostenuto da una classe politica corrotta e servile. Beppe ai tempi parlava di “cittadini con l’elmetto” che si impegnano in prima persona per il proprio Paese, per i propri concittadini e per un futuro migliore. Ecco, questo è ciò che ad Osimo ho sempre cercato di fare: candidandomi alla carica di sindaco nel 2014 e nel 2019, rivestendo poi la carica di consigliere comunale di minoranza, dando battaglia con la consigliera Sara Andreoli sia in Sala Gialla sia fuori, su tanti temi importanti come l’acqua pubblica, la gestione dei servizi primari ai cittadini (sanità, viabilità, rifiuti, luce, gas), la difesa del territorio e dell’ambiente, fino alla difesa della nostra Costituzione dalla riforma tentata da Renzi e bocciata dal popolo italiano col referendum costituzionale del 4 dicembre 2016».

Poi qualcosa sarebbe cambiato: «Da tempo però, in nome di una presunta responsabilità di governo, il Movimento ha rinunciato ai propri principi identitari: dalla lotta per la ricostruzione di uno stato sociale massacrato da trent’anni di neoliberismo fino alla battaglia per la conquista della piena sovranità nazionale. La contestazione dei biechi dogmi a marchio UE è stata abbandonata e lo spirito rivoluzionario del Movimento si è inesorabilmente annacquato: non si è più sentita una critica contro il pareggio di bilancio o la moneta unica ad esempio, meccanismi che hanno provocato l’impoverimento, la deindustrializzazione e l’instaurazione di una crisi economica perpetua in Italia, del tutto simile a quelle indotte artificialmente nei Paesi vittime del neocolonialismo. A partire da giugno dell’anno scorso è stata poi perpetrata una serie di inaccettabili voltafaccia: durante il governo giallo-verde abbiamo assistito sia al gravissimo tradimento di Conte sul Tav sia all’accordo sottobanco in Eurogruppo sulla riforma del Mes. Di fronte a tutto questo non si può distogliere lo sguardo e far finta di niente. La stessa coerenza che tredici anni fa mi aveva spinto a imbarcarmi in quest’avventura e a combattere sotto l’egida dei 5 Stelle, ora mi impone di abbandonare una casa che non sento più mia. Per questi motivi rassegno le dimissioni dal Movimento 5 Stelle e da consigliere comunale».

Poi si è rivolto al gruppo e agli osimani: «Rivolgendo un augurio di buon lavoro a chi mi succederà in consiglio, ringrazio il gruppo del Movimento 5 stelle di Osimo che mi ha sostenuto in tutti questi anni e ha sempre incarnato concretamente gli ideali per i quali mi sono battuto fianco a fianco con loro. Ringrazio infine i cittadini osimani che mi hanno dato la loro fiducia e il loro affetto, a cui ho sempre risposto con coerenza e lealtà. La situazione attuale non mi mette più nelle condizioni di poter continuare a svolgere il servizio alla mia comunità come sarebbe necessario. Rivolgo loro un incoraggiamento a tenere sempre alta la dignità di cittadini e di esseri umani».

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