Osimo

Osimo, emergenza sicurezza: i “topi d’auto” colpiscono ancora

È successo di nuovo. Alla pista ciclabile di Campocavallo di Osimo, precisamente in contrada Albanacci, i ladri hanno messo a segno altri furti. L’ultimo proprio ieri, 17 luglio, ai danni di una fidardense

OSIMO e CASTELFIDARDO – È successo di nuovo. Alla pista ciclabile di Campocavallo di Osimo, precisamente in contrada Albanacci, i topi d’auto hanno messo a segno altri furti. L’ultimo proprio ieri, 17 luglio, tra le 18.30 e le 19.30, ai danni di una fidardense. Le hanno sottratto la borsa con pochi soldi e documenti. Il fatto è stato denunciato ai carabinieri.

Nel weekend i carabinieri hanno fermato un 36enne marocchino: sarebbe stato proprio lui, dopo aver infranto il vetro del finestrino della macchina di uno sportivo osimano, F.G., a introdursi nell’auto parcheggiata in via Cagiata per portare via un marsupio contenente alcuni effetti personali e un telefono cellulare. Il proprietario, giunto sul posto, è stato minacciato di morte dall’uomo durante la fuga.

L'ultimo colpo in contrada Albanacci
L’ultimo colpo in contrada Albanacci

«Un grande grazie ai carabinieri della stazione di Osimo che, dopo indagini approfondite, hanno incastrato l’autore del furto. Questa è la dimostrazione che installare tante nuove telecamere, come fatto negli ultimi anni in molte zone della città, frazioni comprese, aiuta le forze dell’ordine a garantire la legalità e la sicurezza dei cittadini». Ad affermarlo è il neo presidente del Consiglio Giorgio Campanari. La Polizia locale ha intensificato i controlli e ieri i vigili sono stati visti pattugliare a piedi la zona. Potrebbero arrivare anche telecamere mobili.

Anche al cimitero di Castelfidardo i ladri d’auto stanno entrando in azione sempre più di frequente. L’altro ieri pomeriggio, 16 luglio, verso le 17, una fidardense che aveva parcheggiato di fronte all’entrata secondaria del camposanto, situato all’interno del parco del Monumento, ha denunciato il furto della borsa lasciata in macchina per pochi minuti mentre era andata a salutare il caro defunto.

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