Osimo

Osimo, il Corridoni Campana aderisce alla Notte nazionale del Liceo classico

L’istituto scolastico ha sposato con grande entusiasmo questa iniziativa in quest’anno scolastico segnato dalla dad e dalle difficoltà della pandemia

Corridoni Campana
Corridoni Campana

OSIMO – Il liceo classico Campana, eccellenza della città di Osimo da anni in testa alle classifiche nazionali per gli ottimi risultati dei suoi studenti negli studi universitari, partecipa per la prima volta a uno degli eventi più innovativi della scuola italiana: la Notte nazionale del liceo classico.

L’iniziativa, giunta alla settima edizione, è nata da un’idea del professor Rocco Schembra, docente di latino e greco al liceo classico di Acireale. Sostenuta dal ministero dell’Istruzione con il partenariato di Rai scuola e Rai cultura, ha saputo sensibilizzare l’opinione pubblica verso il tema sempre attuale del rapporto tra cultura classica e giovani, dimostrando in modo creativo e inusuale il valore altamente formativo del curricolo del Liceo Classico per la loro crescita umana e culturale. L’istituto Corridoni-Campana, che ha sempre creduto nelle potenzialità del suo Liceo Classico, punta d’eccellenza nel panorama scolastico regionale, ha sposato con grande entusiasmo questa iniziativa in quest’anno scolastico segnato dalla dad e dalle difficoltà della pandemia, che ha costretto la posticipazione dell’iniziativa a venerdì 28 maggio.

«La partecipazione del liceo osimano è un segnale forte di presenza della scuola: la scuola c’è e c’è stata anche durante la dad, in un tempo d’incertezza e di sospensione, e gli studenti hanno risposto con grandissima motivazione, determinati, anche in questo particolare frangente in cui la loro quotidianità è stata momentaneamente rubata, a far conoscere quanto il loro percorso liceale abbia rappresentato e rappresenti per loro», dice la dirigente scolastica Milena Brandoni, di cui è stata la scelta di abbinare alla diretta dell’evento in streaming sui canali Youtube della scuola, l’opportunità (limitata e contenuta per motivi di sicurezza) di partecipare all’iniziativa in presenza, sfruttando gli ampi spazi all’aperto della sede centrale dell’Istituto Corridoni in via Molino Mensa.

Venerdì 28 dunque dalle 16 alle 20 sarà offerto al pubblico un palinsesto ricco e variegato: letture, balletti, performance teatrali, mostre, dialoghi, i cui protagonisti saranno gli studenti. Dodici spettacoli, sei e sei, in contemporanea su due speciali postazioni all’aperto: “Il Campo dei Titani” e il “Giardino delle ninfe”. Fiore all’occhiello della serata sarà la partecipazione della professoressa Jessica Piccinini, ricercatrice e titolare della cattedra di Storia greca all’Università degli studi di Macerata, oltreché ex studentessa del Liceo Campana, che intreccerà un dialogo con alcuni studenti sul tema del ruolo dell’oracolo dal mondo greco a oggi.

«Ho accolto molto volentieri la proposta – ci dice la prof Piccinini -. Il Campana è stato il mio liceo, un ottimo liceo, lì è nata la mia passione per l’antico, per la storia e per le lingue antiche e moderne. Ho colto questa come l’opportunità per dire grazie all’istituzione e ai docenti che hanno formato e continuano a formare studenti, stimolando interessi e passioni. Questa iniziativa coglie appieno i principi dell’interdisciplinarietà che la formazione classica liceale persegue. La mia formazione liceale è stata fondamentale nel mio percorso accademico, non soltanto perché mi ha fornito ottime basi per affrontare lo studio universitario, ma soprattutto perché mi ha insegnato a pensare con la mia testa, sviluppando il mio spirito critico, a utilizzare al meglio i miei talenti e a usare strumenti di analisi diversi. Qualche volta mi capita di fare lezione agli studenti liceali e mi rendo conto come, per fortuna, l’amore per l’antico sia ancora attuale, soprattutto quando si riesce a trasmettere non solo la propria passione ai ragazzi, ma anche la poca distanza che ci separa da culture nate e sviluppatesi più di duemila anni fa. Studiare la religione greca è un modo per comprendere l’uomo antico, da vicino, studiare quali fossero le sue paure, le sue preoccupazioni, le sue passioni, i suoi progetti e aspettative per il futuro, che come vedremo non sono molto diverse dalle nostre».

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