Osimo

Coronavirus, Osimo: riaprono i cimiteri, lunghe file e proteste

Sono stati riaperti i cimiteri ma le modalità e gli orari hanno fatto scattare le ire degli osimani, in fila davanti all’ingresso del cimitero Maggiore in attesa di portare un fiore al proprio caro defunto. Il sindaco modifica l'ordinanza

La consigliera delle Liste civiche Monica Bordoni
La consigliera delle Liste civiche Monica Bordoni

OSIMO – Sono stati riaperti i cimiteri a Osimo oggi, 7 maggio, ma le modalità e gli orari hanno fatto scattare le ire degli osimani, in fila davanti all’ingresso del cimitero Maggiore in attesa di portare un fiore al proprio caro defunto.
L’ordinanza prevede che si può entrare il giovedì dalle 9 alle 12 e il sabato dalle 16 alle 19. Possono farlo al massimo 15 persone alla volta e per un massimo di 20 minuti. Al cimitero Maggiore, in particolare, ci sono due cancelli aperti, uno nella parte vecchia e uno nella parte nuova. Gli animi si sono accesi al punto che il sindaco Simone Pugnaloni ha dovuto raggiungere il camposanto.

Il sindaco ha detto: «Oggi era un giorno importante per sperimentare la gradualità nell’apertura dei cimiteri. Sono andato di persona a placare l’animosità dei tanti che attendevano di entrare dopo due mesi di stop. Spiegate le ragioni della scelta immediata che era sperimentale, tornato in Comune ho deciso che si poteva fare di più. Nel pomeriggio preparerò una nuova ordinanza che prevede l’apertura dei cimiteri dal lunedì al sabato dalle 9 alle 12 e dalle 16 alle 19. Rimane l’obbligo della mascherina, del distanziamento sociale e il divieto di assembramento. Consigliato l’utilizzo dei guanti o di portare con sé il gel igienizzante».

Anche Monica Bordoni, capogruppo delle Liste civiche, era sul posto: «Purtroppo stamattina si è verificato quanto di più prevedibile, assembramenti oltre ogni immaginazione, con un alto rischio di contagio, davanti al cimitero centrale della città di Osimo. Centinaia stamattina sono state le persone che si sono recate al cimitero per fare finalmente visita ai loro cari, chi con un fiore, chi con una pianta, in fila lungo il vialone ad aspettare ognuno il proprio turno. Personale Auser davanti ai cancelli dell’unico accesso possibile registrava i dati personali di ogni persona che entrava, con tanto di orario sia di entrata che di uscita, su carta intestata Comunale, tutto focalizzato al rigido controllo del rispetto dei fatidici 20 minuti, ad ognuno assegnati per raggiungere il defunto, stare in preghiera e riuscire. Carenti i servizi di controllo e di vigilanza, assente una adeguata organizzazione capace di gestire le adunate prevedibili per la riapertura dei cimiteri garantendo il distanziamento sociale. Domenica scorsa avevamo lanciato un appello per la riapertura dei cimiteri che doveva essere sette giorni su sette ponendo in campo tutte le misure necessarie per il rispetto del distanziamento sociale».

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