Osimo

Coronavirus: a Castelfidardo test sierologici per le forze dell’ordine, a Loreto termoscanner all’ospedale

L'indagine diagnostica su base volontaria consta di due prelievi ad operatore di Polizia municipale e dell'Arma dei Carabinieri per evitare i cosiddetti “falsi negativi”. Sotto controllo anche gli operatori del "Santa Casa"

CASTELFIDARDO e LORETO – È stato avviato l’iter per sottoporre a test sierologici quanti operano in prima linea in questa delicata fase a Castelfidardo. «Instaurando una proficua collaborazione con il Collegio degli Infermieri della Provincia di Ancona, ho fatto formale richiesta al presidente del Collegio Giuseppino Conti affinché personale infermieristico esegua prelievi ematici venosi ai componenti il corpo di Polizia Locale e l’Arma dei Carabinieri», afferma il comandante della Municipale Paolo Tondini. Si va cioè a realizzare un’indagine diagnostica (su base volontaria) che consta di due prelievi ad operatore a distanza di un arco temporale di 15-20 giorni per evitare i cosiddetti “falsi negativi” imputabili al periodo di “finestra immunologica”.

Il termoscanner a Loreto

Una prassi approfondita che l’Amministrazione Comunale ha voluto perseguire per garantire massima sicurezza e risultati affidabili sulla base anche della preziosa consulenza prestata dal medico del lavoro e dal direttore del presidio loretano, il dottor Politi.

«Da sottolineare la gratuita solidarietà istituzionale con la quale l’ordine degli infermieri e il laboratorio multizonale Asur di Loreto hanno raccolto l’invito, mettendo a disposizione le rispettive strutture, competenze e professionalità: un gesto concreto e virtuoso di vicinanza tra enti e professioni scese in campo in assistenza della popolazione sin dai primi segnali dell’emergenza sanitaria e sociale».

Anche gli operatori degli ospedali sono sotto stretto controllo per l’meegenza. Al “Santa Casa” di Loreto sono appena arrivati tre termoscanner, dispositivi digitali utili per rilevare a distanza, con sistema ad infrarossi, la temperatura corporea. La febbre infatti è uno dei possibili sintomi del Covid-19. I termoscanner entreranno in funzione a ore in Radiologia, al Laboratorio Analisi e al Pat. Grazie alla generosità di molti concittadini, tramite raccolta fondi, e al contributo dell’associazione “Raggi di speranza” è stata effettuata la consegna all’Asur Marche. Il monitoraggio è costante anche nelle case di riposo.

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