Osimo

Coronavirus, a Castelfidardo tamponi al “Mordini” e screening alle forze di Polizia

Come sollecitato all'Asur dal Comune, degenti e operatori della Residenza protetta sono stati sottoposti ai controlli sanitari. Verifiche anche sui funzionari in servizio sulle strade

Il servizio dei vigili nelle residenze protette
Il servizio dei vigili nelle residenze protette

CASTELFIDARDO – I degenti e gli operatori della Residenza protetta “Mordini” di Castelfidardo sono stati appena sottoposti a tampone, come sollecitato nelle settimane scorse all’Asur dal Comune: «Sono sei i decessi accertati riconducibili a complicanze da Covid ma il raffronto con lo stesso periodo dell’anno passato (18 morti a marzo 2019 e 39 nello stesso mese appena concluso, in totale) fa emergere una realtà più complessa, tanto che per avere chiarezza abbiamo presentato un esposto in Procura. La situazione sembra essersi stabilizzata», dice il sindaco Roberto Ascani.

Assieme alla richiesta di tamponi estesi a tutti, il Comune ha avviato l’iter per l’acquisizione di un numero di test immunologici validati dal ministero della Salute per lo screening del personale con funzioni di Polizia, che saranno processati poi attraverso il laboratorio analisi dell’Asur di Loreto. «Ritengo sia un passaggio di fondamentale importanza a tutela non solo dei componenti del Comando di Polizia locale e della Stazione dei Carabinieri ma anche di tutte le persone che intercettano nello svolgimento del servizio», chiude il primo cittadino.

C’è tempo fino alle 14 di venerdì 24 aprile intanto per accedere ai buoni spesa per l’emergenza a Castelfidardo. In accordo e in collaborazione fra tutti i gruppi di maggioranza e opposizione, il Comune ha deciso di impiegare fino ad esaurimento il fondo di solidarietà rimasto a disposizione dopo aver accolto 306 domande e fisicamente consegnato i coupon ai beneficiari prima delle feste pasquali. I criteri per accedere sono invariati e non possono ripresentare la richiesta quanti ne hanno già usufruito. I “buoni” sono concessi a nuclei residenti nel Comune in possesso di specifici requisiti di reddito e l’importo totale è commisurato al numero dei componenti della famiglia. L’ammissione viene ponderata previo colloquio telefonico con l’assistente sociale.

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