Osimo

Consiglio comunale a Osimo, Tari “bloccata” e sconti sugli oneri di urbanizzazione

Nel lungo Consiglio comunale si è parlato di tasse e oneri di urbanizzazione, costi che interessano maggiormente aziende e attività commerciali in uno scenario difficile anche economicamente dopo il lockdown

Il Consiglio in videoconferenza
Il Consiglio comunale di Osimo in videoconferenza

OSIMO – Lungo Consiglio comunale ieri sera, 30 settembre, a Osimo. Si è parlato di tasse e oneri di urbanizzazione, costi che interessano attività commerciali e cittadini in uno scenario difficile anche economicamente dopo il lockdown.

In primis si è presa in considerazione la Tari: «Bloccata la tassa rifiuti per l’anno corrente, facendola rimanere pari a quella applicata nel 2019 – ha detto il sindaco Simone Pugnaloni -. Investiti 350mila euro per finanziare uno sconto del 25% nella quota variabile alle attività economiche bloccate dal lockdown. Per il futuro però sarà l’autority nazionale (Arera) che deciderà per noi e per tutti i Comuni. Entro Natale dovremo deliberarla in Consiglio comunale. Lavoreremo affinché ci sia il minor impatto sulla cittadinanza osimana».

Contrario il gruppo delle Liste civiche. La consigliera Monica Bordoni ha detto: «Il sindaco si nasconde dietro un valzer di parole, non ha bloccato nulla ma ha confermato le tariffe 2019 fino al 31 dicembre 2020, previo conguaglio dopo i costi risultanti. I costi in più saranno poi distribuiti sulle tariffe dei cittadini ed imprese per i tre anni successivi».

Professionisti ed imprese hanno chiesto poi negli anni di abbattere gli oneri di urbanizzazione per rilanciare il settore dell’edilizia e l’economia del territorio. «Con un grande lavoro di squadra con l’assessore all’Urbanistica Annalisa Pagliarecci, i tecnici comunali, la Consulta Ambiente e territorio e il Tavolo istituzionale urbanistica, abbiamo promosso una modifica del costo degli oneri – ha continuato il primo cittadino -. L’Amministrazione comunale con il voto favorevole in Consiglio comunale e l’immediata eseguibilità incentiva la rigenerazione urbana ed abbatte gli oneri per cambi di destinazione d’uso e ristrutturazioni soprattutto per capannoni industriali, per abitazioni in zona agricola e centro storico e in misura poco inferiore in tutta la città. In zona agricola si definiscono abbattimenti del 90% per cambio di destinazione d’uso da aggiungere ad un 50% per interventi di ristrutturazione. In centro storico sconto del 50% per ristrutturazione edilizie con abbattimento delle barriere architettoniche. Sconto del 30% per ristrutturazioni in tutta la città e per il riuso dei capannoni industriali dismessi e relativo cambio di destinazione d’uso. In un primo momento c’è sempre la paura che possano venir meno risorse a bilancio quando promuovi una scontistica ed invece alla fine ci siamo convinti che questo intervento avrebbe prodotto uno sviluppo di maggiori pratiche edilizie. In pochi mesi abbiamo raggiunto questo obiettivo importante. Ringrazio il gruppo delle Liste civiche che ha colto l’appello al voto favorevole apprezzando il lavoro svolto, promuovendo suggerimenti, dimostrando attenzione verso un obiettivo di mandato della nostra amministrazione».

Il Civico consesso ha approvato anche l’indirizzo per l’istituzione del registro della bigenitorialità con un ordine del giorno presentato dal consigliere della Lega Alberto Maria Alessandrini: «Anche nel nostro Comune sarà istituito un registro a servizio di quelle tante famiglie separate con figli minori. Tale strumento permetterebbe, non solo di annotare formalmente anche la residenza o il domicilio del genitore cosiddetto non “collocatario”, ma anche tutta una serie di importanti informazioni e dati inerenti il minore. Nella maggior parte delle separazioni infatti l’affido dei figli è condiviso ma la loro “collocazione” prevalente decreta anche la loro residenza legale. Questo comporta che le istituzioni dialogano unicamente con un genitore per tutto quello che riguarda i figli come scuola e salute. Il registro della bigenitorialità garantirebbe, invece, ad entrambi di avere le medesime informazioni, nell’assoluto rispetto di privacy e riservatezza verso terzi. Quella dei genitori separati purtroppo è materia di sempre più stretta attualità, così come non sono infrequenti le situazioni di disaccordo fra ex partner che, però, vedono come principali “vittime” proprio i figli. Con l’istituzione di tale registro si vuole contribuire a risolvere queste situazioni. Spetta ora all’amministrazione porre in essere le procedure ed analisi necessarie all’avvio del complesso iter per l’istituzione del registro. Fondamentale l’apporto dell’associazione “Mantenimento diretto” per la lodevole iniziativa ed il contributo del consigliere Achille Ginnetti del gruppo Progetto Osimo futura cofirmatario della mozione».

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