Osimo

Osimo, il comitato Aree edificabili chiede il taglio dell’Imu

La vicenda è annosa e riguarda il vecchio piano regolatore impugnato dalla Provincia che di fatto rende quei terreni non edificabili

Il Comune di Osimo
Il Comune di Osimo

OSIMO – I proprietari terrieri del comitato Aree edificabili di Osimo (ex comitato No prg) minacciano l’applicazione dell’astensione attiva. «Rivolgiamo una lettera aperta al sindaco e al Consiglio comunale, rivolgendo un forte invito a maggioranza ed opposizione a lavorare per risolvere un ormai annoso problema creato dall’Amministrazione in carica e dalle precedenti – dicono dal comitato formato da diverse famiglie, rappresentato da Angelo Marini, Fabio Mandaliti, Roberto Cognigni e Maria Julia Da Graca -. Chiediamo per l’ennesima volta di declassare alcune aree e diminuire fortemente i valori Imu a chi non farà retrocessioni».

La vicenda è annosa e riguarda il vecchio piano regolatore impugnato dalla Provincia che di fatto rende quei terreni non edificabili, nonostante i proprietari continuino a pagare una tassa Imu come se lo fossero e quindi molto più alta. «Probabilmente saremo costretti a rivolgerci alla Corte Europea a Strasburgo – dice provocatoriamente il comitato -. Tutti sono a conoscenza degli incontri avuti con il sindaco, che sempre si e dimostrato disponibile ma solo a parole, per giungere a una soluzione attraverso una procedura semplificata di variante al Prg portando avanti una delibera di giunta che incarichi gli uffici preposti a redigere la variante stessa per poi sottoporla all’approvazione del Consiglio comunale. I buoni propositi sono rimasti tali ma ci auguriamo non per molto ancora perché significherebbe un ulteriore aggravio dei tributi per chi ha avuto la sfortuna di possedere quei terreni e confermerebbe, secondo la nostra opinione, la scarsa attenzione della classe politica ai problemi reali di oltre il dieci per cento dei cittadini. Non intendiamo entrare in questioni politiche, quello che vogliamo dire è indirizzato tanto alla maggioranza quanto all’opposizione perché solo conoscendo e condividendo le scelte le forze politiche potranno operare per il bene della cittadinanza».

Ti potrebbero interessare