Osimo

Castelfidardo, rifiuti abbandonati alla Selva. Il parco usato come discarica

La segnalazione fatta da una guardia ambientale del Wwf. Tra la vegetazione, tubi di plastica, cavi elettrici, pentole, mobili e anche "scarti" che potrebbero far risalire ai responsabili del gesto. I trasgressori rischiano fino a 3mila euro di multa

CASTELFIDARDO – Tubi di plastica, cavi elettrici, pentole e mobili. Sono solo alcuni dei rifiuti rinvenuti alla Selva di Castelfidardo, all’interno di quella che è un’area floristica protetta alle pendici del Monte Conero.

A segnalare il fatto è stato Cristiano Papa, guardia ambientale del Wwf, che nei giorni scorsi ha pubblicato alcune foto su facebook e ha denunciato l’episodio al Corpo Forestale dello Stato. «Purtroppo non è la prima volta che capita – spiega Cristiano Papa – in quella zona della Selva vengono spesso abbandonati dei rifiuti, nonostante sia un’area protetta di importanza comunitaria. Anni fa abbiamo tirato fuori addirittura il telaio di un motorino».

Gesti di inciviltà che proseguono nonostante i tanti appelli degli ultimi anni verso un maggiore senso civico e rispetto della natura. «Tra l’altro sono tutti rifiuti che si possono portare all’isola ecologica – continua Cristiano – il servizio è completamente gratuito».

Questa volta però tra i rifiuti abbandonati ci sarebbero anche documenti che potrebbero incastrare i responsabili dell’atto. I trasgressori rischiano sanzioni pesanti, fino a 3mila euro nei casi più gravi, a seconda della tipologia del materiale ritrovato. «In futuro spero di riuscire a far installare una telecamera sul posto – conclude Cristiano Pirani – altrimenti è molto difficile coglierli in flagranza».

Nonostante i casi di inciviltà, c’è però un’altra parte della città – maggioritaria -, che dimostra di avere un’anima “green”. Castelfidardo infatti si conferma un comune virtuoso sotto il profilo della raccolta differenziata e nel 2019 è stato premiato a Roma tra i migliori “Comuni rifiuti free” in occasione del XXVI rapporto Comuni Ricicloni, grazie alle buone politiche di riduzione dei rifiuti destinati alla smaltimento in discarica.

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