Osimo

Reddito di cittadinanza e licenziamenti: la coop di Castelfidardo si difende dalle accuse

La Social Servizi chiarisce la propria posizione dopo il caso sollevato dalle opposizioni: «Gli unici licenziamenti effettuati riguardano i lavoratori della Casa di Riposo Mordini»

Castelfidardo, teatro della manifestazione in programma lunedì 24 settembre alle 21,15
Castelfidardo, teatro della manifestazione in programma lunedì 24 settembre alle 21,15

CASTELFIDARDO – La Cooperativa Social Servizi chiarisce la propria posizione con un comunicato (che pubblichiamo integralmente), dopo il caso sollevato dalle opposizioni (Pd-Bene in Comune, Solidarietà Popolare e Uniti per Castelfidardo) sulla dipendente licenziata e il contestuale utilizzo di personale con il reddito di cittadinanza, varato dalla Giunta pentastellata del Sindaco Roberto Ascani.

“Siamo sconcertati dalle dichiarazioni apparse sulla stampa relative al progetto reddito di cittadinanza promosso dal Comune di Castelfidardo e sperimentato nella nostra cooperativa. Le dichiarazioni rese sono molto confuse e mettono in relazione fatti che sono distinti e separati tra loro. Nessun lavoratore è stato licenziato dalla Social Servizi e sostituito con borsisti legati al reddito di cittadinanza.

La Cooperativa Social Servizi ha firmato una convenzione con il Comune di Castelfidardo che prevedeva l’attivazione del progetto sperimentale relativo al reddito di cittadinanza  presso l’Asilo Nido “Il Girotondo” e presso la Casa di Riposo “Mordini”,  due servizi gestiti dalla nostra Cooperativa per conto del Comune.

La Cooperativa Social Servizi considera l’esclusione dal mondo del lavoro come una forma terribile di emarginazione sociale da combattere attraverso ogni mezzo e per questo, ha condiviso lo strumento messo in campo dall’Amministrazione fidardese, attivandosi per organizzare le borse lavoro presso le due strutture gestite.

L’inserimento lavorativo dei borsisti è avvenuto sulla base di un progetto integrativo e non sostitutivo del lavoro degli operatori di ruolo che è stato condiviso con il Referente comunale del servizio, i lavoratori e i tutor aziendali.

Durante lo svolgimento della borsa lavoro i borsisti hanno svolto il loro lavoro in maniera precisa e professionale, hanno rispettato gli orari di servizio, l’ambiente di lavoro e le norme in materia di igiene e sicurezza previste sia nell’Asilo Nido che nella Casa di Riposo, riuscendo ad instaurare un proficuo rapporto di collaborazione con il tutor, gli altri colleghi e gli utenti dei servizi, dimostrandosi delle risorse valide.

Se l’intenzione del progetto attivato dal Comune di Castelfidardo aveva l’obiettivo di favorire il reinserimento lavorativo di persone prive di lavoro, il progetto sperimentale denominato “Reddito di Cittadinanza” ha raggiunto, nella nostra Cooperativa, l’obiettivo progettuale in quanto, al termine della borsa lavoro, uno dei tre borsisti, è stato regolarmente assunto dalla società presso l’Asilo Nido “Il Girotondo” con un contratto di lavoro che prevede l’applicazione del CCNL di Categoria delle Cooperative sociali.

Nessun lavoratore è stato licenziato dalla nostra Cooperativa e sostituito con borsisti legati al reddito di cittadinanza. Gli unici licenziamenti effettuati dalla Social Servizi a Castelfidardo riguardano i lavoratori della Casa di Riposo “Mordini” e sono avvenuti per cessazione del contratto d’appalto allo scadere dei termini previsti dalla convenzione stipulata con il Comune.

Attualmente la casa di riposo è gestita da un’altra società e i licenziamenti dei lavoratori della “Mordini” hanno rappresentato un atto di tutela dei lavoratori, previsto dall’art. 37 del CCNL di categoria nella fase del cambio di gestione del servizio, e sono stati eseguiti allo scopo di salvaguardare i livelli occupazionali esistenti. I lavoratori della “Mordini”, dunque, sono stati prima licenziati dalla nostra Cooperativa e poi assunti dall’attuale gestore del servizio.

Questi sono i fatti che in maniera confusa alcuni consiglieri di minoranza del Comune di Castelfidardo hanno messo in relazione, strumentalizzando il lavoro della nostra Cooperativa sul territorio per attaccare il Reddito di Cittadinanza e il lavoro dell’Amministrazione comunale. Su questo punto la nostra società è indignata e si riserva di agire attraverso tutti gli strumenti che la legge mette a disposizione per arginare la diffamazione subita a mezzo stampa e per difendere il lavoro, il sacrificio e l’impegno dei tanti soci lavoratori che ogni mattina assicurano servizi di pubblica utilità, assistendo anziani e bambini del territorio”.

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