Osimo

Castelfidardo, un grande progetto in serbo per l’ex casa di riposo Mordini

L'amministrazione comunale vuole creare un polo della sicurezza dove possano lavorare in modo congiunto e sinergico le forze preposte al controllo del territorio e all’assistenza della popolazione

Il rendering del polo
Il rendering del polo

CASTELFIDARDO – C’è un grande progetto per l’ex casa di riposo Mordini a Castelfidardo. «Nell’immobile di via Podgora si è pensato di creare un polo della sicurezza dove possano lavorare in modo congiunto e sinergico le forze preposte al controllo del territorio e all’assistenza della popolazione – spiega il sindaco Roberto Ascani -. Un’opera che consentirebbe di compiere un salto di qualità e che tecnicamente può essere realizzata lasciando inalterata la forma dell’edificio riorganizzandone gli spazi in maniera diversa per renderlo fruibile a personale e pubblico».

Il progetto prevede due ingressi separati ed autonomi, sulla parte destra per il Comando di Polizia locale e il gruppo di protezione civile e a sinistra per la Croce Verde. Inserito nel piano 2022 per motivi di equilibrio di bilancio, in realtà, come specifica lo stesso primo cittadino anche sul bimestrale comunale, se ne vorrebbe attivare l’iter fin dai prossimi mesi con un primo stralcio di 350mila euro per l’efficientamento energetico e la copertura e i passaggi preliminari per la redistribuzione degli spazi interni. «L’attualità è fatta di numeri aridi che mai avremmo pensato di dover soppesare per oltre un anno e di colori dalle cui tonalità dipende la libertà del nostro agire. La convivenza e le varianti del Covid stanno comportando sacrifici, decisioni complicate, limitazioni da accettare con la pazienza di chi vede la luce della ricerca scientifica e del vaccino in fondo ad un tunnel di sofferenze. Una situazione che ovviamente sta richiedendo tanta attenzione ed energie da parte di chi amministra, nella consapevolezza però che questo è anche un momento cruciale per porre le basi di una primavera in cui deve pur tornare a splendere il sereno. La pandemia ci ha insegnato che la gestione dell’emergenza sanitaria non può prescindere da un’assistenza alla popolazione congiunta fra interventi di tipo sanitario, logistico e di controllo dell’ordine pubblico. Ogni soggetto ha reso più efficace il lavoro dell’altro.Per questo credo che questo intervento sia strategico e fondamentale per il futuro della nostra città».

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