Osimo

Castelfidardo primo “Comune Riciclone” delle Marche, ma cala la raccolta differenziata

L'assessore Romina Calvani premiata da Legambiente all'EcoForum di Roma. Ma secondo l'opposizione Solidarietà Popolare la raccolta differenziata è in calo dell'8,13%

L'assessore Romina Calvani premiata da Legambiente
L'assessore Romina Calvani premiata da Legambiente

CASTELFIDARDO – La città della fisarmonica si conferma al top nelle classifiche della raccolta differenziata, aggiudicandosi quest’anno il primo posto tra i Comuni Ricicloni sopra i 15 mila abitanti della Regione Marche, grazie al 76,1 per cento di raccolta fatta registrare nel 2017. Il riconoscimento è stato consegnato all’assessore Romina Calvani dall’associazione Legambiente durante l’EcoForum di Roma della scorsa settimana. «È doveroso ringraziare tutti coloro che si prodigano quotidianamente sul territorio: i nostri uffici, l’Ata e il gestore Rieco – ha dichiarato l’assessore Calvani- Ma soprattutto ringrazio tutti i cittadini di Castelfidardo che sono i principali protagonisti di questo enorme risultato: sono fiera della loro civiltà, del loro rispetto per la città».

Eppure per la lista di opposizione Solidarietà Popolare, si tratta di un “parziale successo” che maschera invece un “evidente insuccesso”.
«Preoccupa il forte calo rispetto agli anni precedenti – spiegano i consiglieri di minoranza -. Castelfidardo passa infatti dal 81,13 del 2014, al clamoroso 84,22% del 2015 (dato ATA2-Ancona) che era valso alla città un premio dal Ministero dell’Ambiente, per registrare il 78,6 % nel 2016, fino all’attuale 76,1% del 2017. Rispetto al passato incide il diverso caricamento dei dati sullo spazzamento, ma in minima parte non tanto da rendere meno grave il dato reale di -8,13% (-10% su dato annuale)».
Che la situazione fosse in regresso, rispetto al passato, lo si era già compreso in fase di approvazione del bilancio, quando le opposizioni avevano denunciato un aumento dei costi di smaltimento dei rifiuti pari a 139 mila euro rispetto al 2017.
«Fra i motivi di questo regresso – evidenziano i Consiglieri – sicuramente il non aver reintrodotto gli ispettori ambientali, figure con obiettivi non solo di controllo, ma anche di informazione sul territorio. Oggi, per risparmiare, ci si affida sporadicamente al controllo degli uffici. Ma è chiaro che non è più sufficiente. Poca inoltre, se non assente, la campagna di informazione nei quartieri spettante alla RIECO».
Secondo il capogruppo di SP Mirco Soprani i cittadini di Castelfidardo stanno pagando nel 2018 più Tari proprio per colpa di questo abbassamento della percentuale di raccolta differenziata, che comporta un maggior quantitativo di rifiuti portati in discarica.

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