Osimo

Castelfidardo, fervono i preparativi per il palio

L’acqua rimane il tema centrale, quello da cui l'iniziativa cittadina ha preso spunto sin dalle sue origini. Ma la quinta edizione della rievocazione storica di quest'anno ha in serbo tante novità: eccole

CASTELFIDARDO – L’acqua e il palio che le è dedicato rimane il tema centrale, quello da cui la rievocazione storica ha preso spunto sin dalle sue origini per sottolineare l’importanza strategica e igienica in termini di sviluppo e benessere dell’arrivo del pubblico acquedotto. Ma, la quinta edizione, in programma venerdì e sabato 9 e 10 agosto, grazie al lavoro vivace e rigoroso di Tracce di 800, ha in serbo una quantità di sorprese, novità e collaborazioni che ne rendono esplosivo programma e contenuti.

Frutto di una ricerca accurata, di un coinvolgimento appassionato dell’intera città e di oltre 500 figuranti in costumi d’epoca, Castelfidardo mette in campo un’organizzazione scrupolosa ad ampio spettro.

«Al termine del nostro primo lustro, trova compimento il progetto di far diramare dal nucleo principale una serie di eventi gestiti direttamente da ciascuno degli otto quartieri, che in base alla rispettiva cultura, natura e desiderio stanno predisponendo attività contestualizzate nel periodo storico oggetto d’osservazione», spiega il presidente dell’associazione Tracce di 800 Carlo Zenobi.

Le lancette del tempo torneranno indietro pennellando scene di vita quotidiana di due secoli fa in ogni angolo del centro: arie d’opera, laboratorio di bambole, giochi con gli stracci e rimedi della nonna con la dottoressa Daniela Cesaroni che farà riscoprire l’utilità e i benefici curativi di alcune piante aromatiche e officinali nell’allestimento dei Terzieri; laboratorio di tagliatelle, stima delle dote, maniscalco e sgranatura pannocchie a Sant’Agostino; racconti castellani, organetto, fisarmonica e sceneggiata amorosa alle Fornaci con il “duo acefalo”; artigiani all’opera e un percorso fra mestieri e antichi viottoli del primo insediamento urbano col quartiere San Rocchetto; lavorazioni, riparazioni per la pesca, attività del mulino, arte e saperi del mugnaio, dell’arrotino e all’Acquaviva; dimostrazioni sulla tessitura a telaio, laboratori d trecce di cipolla e aglio, trasformazione della maggiorana in timo al Cerretano.

E ancora, il fascino dell’antica scrittura amanuense, preparazione del formaggio e battitura del grano al quartiere Figuretta, musica folk flora marchigiana, volo dei rapaci e canto degli uccelli alle Crocette con la straordinaria partecipazione di Gianluigi Mandolesi e delle sue aquile, falchi e barbagianni ammaestrati mentre Roberto Menghini interpreta il professor Luigi Paolucci ornitologo che intratteneva un assiduo confronto con Darwin ed aveva catalogato un gran numero di piante autoctone assumendo la Selva fidardense come punto di osservazione privilegiato.

Fra le ulteriori novità e partnership, la possibilità di usufruire gratuitamente di brevi ma esplicative visite guidate in più lingue (inglese, tedesco e russo) per introdurre il turista e lo spettatore ad una conoscenza più approfondita dei fatti e dei posti narrati e la collaborazione con l’artista Giorgio Toccaceli che presta la sua agile matita e ironia a supporto della comunicazione e dell’immagine grafica e sarà protagonista di una mostra all’auditorium San Francesco.

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