Osimo

Castelfidardo, l’Istituto superiore “Laeng-Meucci” celebra i suoi primi 40 anni

Era il lontano 1981 quando veniva inaugurata a Castelfidardo la prima sezione dell’istituto tecnico, nata come sede staccata dell’Itis “Vito Volterra” di Ancona. La storia dell'istituto e la voce di chi oggi lo abita

Il ministro dell’Istruzione Franca Falcucci taglia il nastro dell'istituto
Il ministro dell’Istruzione Franca Falcucci taglia il nastro dell'istituto "Meucci"

CASTELFIDARDO – Ad illuminare i primi 40 anni di vita della sede fidardense dell’istituto superiore “Laeng-Meucci” c’è una proiezione di luci sulla facciata dell’edificio, la cui prima accensione è avvenuta sabato 15 gennaio in occasione dell’open day.

Era il lontano settembre 1981 quando veniva inaugurata a Castelfidardo la prima sezione dell’istituto tecnico, nata come sede staccata dell’Itis “Vito Volterra” di Ancona, voluta dall’allora amministrazione comunale e perfettamente calata nella realtà socio-economica della città. I primi 21 studenti erano sistemati in un’aula ricavata in quella che oggi è la sede della Polizia municipale a Castelfidardo, in piazza Leopardi. La scuola incontrò subito il favore delle famiglie e degli studenti fidardensi, tanto che il Comune dovette attrezzare altre due aule nell’ex cinema comunale, in via Mazzini.

A queste sezioni, allora limitate solo al primo biennio di studi, sono seguite molte altre classi, una crescita costante e continua a bontà delle scelte effettuate, della professionalità del corpo insegnante e della dotazione tecnica e scientifica fornite.

Per anni l’istituto è stato ospitato nello storico edificio di via IV Novembre, ex fabbrica di fisarmoniche Moreschi, alla cui inaugurazione, l’11 maggio 1984 partecipò l’allora ministro dell’Istruzione Franca Falcucci, fino alla posa della prima pietra, il 19 gennaio 2004, di quella che sarebbe diventata, nel 2006, la sede attuale, intitolata ad Antonio Meucci.

Dal 2000 l’istituto è accorpato alla sede del “Laeng” di Osimo e in tutti questi anni tantissimi studenti sono passati attraverso le sue aule, studiando e specializzandosi nei differenti indirizzi: accanto a quelli “storici” del Tecnico (Elettronica ed Elettrotecnica, Informatica e Telecomunicazioni), dall’anno scolastico 1994-95 si è aggiunto il Liceo Scientifico Tecnologico, allo stato attuale Liceo Scientifico opzione Scienze applicate.

Tra la scuola, il territorio e le amministrazioni comunali che nel tempo si sono succedute c’è sempre stata sinergia e collaborazione: «In questi ultimi cinque anni ho trovato sempre nei dirigenti e nel corpo docente disponibilità al dialogo e al confronto, la volontà di dare il meglio, senza accontentarsi di fare il mero indispensabile – dice il sindaco Roberto Ascani -. Va riconosciuta la scelta lungimirante di creare un ambiente unito, con una propria identità, dove è un piacere studiare e poter progettare il futuro».

La scuola oggi

Attualmente la sede fidardense del Meucci conta 523 studenti, 98 tra docenti e personale ata. «Certamente per un compleanno così importante avremmo avuto il piacere di ospitare quei ventuno studenti che hanno frequentato la prima classe e tutti coloro che, tra i dirigenti e i direttori di sede, hanno avuto il merito di guidare l’istituto – dicono dalla direzione scolastica -. Tra i primi e caratterizzanti ricordiamo certamente i Presidi Barbadoro, Germano, Romagnoli e poi i direttori di sede storici, il sacerdote professor Farabollini, che è stato il primo in assoluto, e il professor Spinsante, figure che hanno dato un impulso determinante alla scuola, alle sue specializzazioni e al suo consolidamento nel territorio, tanto da riuscire ad ospitare nel tempo personalità importanti e conosciute nel panorama nazionale, come Crepet, Don Ciotti, Galimberti e Vezzali. Come non possiamo dimenticare che, negli ultimi anni, sotto la guida del dirigente professor Angelo Frisoli e del direttore di sede professor Gabriele Calducci la scuola ha saputo affrontare una sfida importante, come quella della pandemia».

«In tutto questo periodo il nostro istituto si sia adoperato con tutti gli strumenti a disposizione per non lasciare indietro nessuno studente e abbia saputo trasformare le difficoltà in creatività e in costruttive occasioni di condivisione – afferma il professor Calducci -. Ecco allora che grazie alla tecnologia abbiamo potuto accorciare le distanze e moltiplicare le possibilità offerte ai nostri ragazzi, ospitando in presenza e a distanza tantissime personalità come di spicco del panorama culturale italiano».

La visione futura

La scuola con il suo personale oggi

Il nuovo Liceo Scientifico opzione Scienze applicate con curvatura ambientale, che sarà attivo a partire dal prossimo anno scolastico 2022-2023, si pone come obiettivo proprio quello di crescere gli adulti di domani sensibilizzandoli ed educandoli alla cultura del rispetto e alla tutela dell’ambiente, nella consapevolezza che ognuno di loro può dare un contributo determinante alla conservazione del patrimonio naturale con scelte tecnologiche ecocompatibili. Questo indirizzo, tra l’altro, potrà aiutare gli studenti ad orientarsi nella scelta universitaria nel settore della green economy e nel mondo dei nuovi green jobs.

«Si tratta di un percorso verso il quale la nostra scuola è naturalmente predisposta, poiché da anni è attenta a formare cittadini con una coscienza ecologica con un bagaglio di esperienze, conoscenze e competenze specifiche», afferma il dirigente Frisoli.

«Il “Meucci” è il fiore all’occhiello della nostra città, una scuola che ha sempre prestato attenzione all’ambiente, anche in passato, partecipando da anni al programma “Eco school”, alla raccolta differenziata dei rifiuti e alla manifestazione “Puliamo il mondo” – dice Amedea Agostinelli, assessore all’Ambiente –. Sono state tante, quindi, le occasioni di collaborazione con il nostro Ente per i vari programmi riguardanti le problematiche ambientali che hanno valso alla sede fidardense l’assegnazione della Bandiera blu».

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