Osimo

Castelfidardo, taglio del nastro per il centro della Badorlina

In un periodo in cui il Covid grava anche sulle relazioni interpersonali che rischiano di sfilacciarsi, il bisogno di fare comunità per darsi conforto e supporto è ancora più forte. La sede del comitato diventa un punto di riferimento più che mai importante anche perché dotata di spazi aperti

Il taglio del nastro
Il taglio del nastro

CASTELFIDARDO – In un periodo in cui il Covid grava anche sulle relazioni interpersonali che rischiano di sfilacciarsi, il bisogno di fare comunità per darsi conforto e supporto è ancora più forte. La sede del comitato Badorlina di Castelfidardo diventa quindi un punto di riferimento più che mai importante anche perché dotata di spazi aperti.

A benedire la struttura tra le vie La Malfa e Miliani don Andrea Cesarini.
«Aveva bisogno di un restyling per offrire spazi più ampi, fruibili e sicuri nel rispetto di tutte le normative – ha detto il sindaco Roberto Ascani -. È un posto fondamentale per la socialità, per restare uniti e avere occasioni di ristoro sfruttando il campo da gioco e il parco».

L’edificio è stato realizzato previa demolizione dell’esistente, sviluppandosi su di un piano per 90 metri quadrati: il vasto salone principale con angolo bar si presta ad ospitare (quando il distanziamento sarà solo un ricordo) feste ed eventi mentre gli altri ambienti sono dedicati ai servizi, quali doppi bagni e ripostiglio.

Un particolare ringraziamento è stato indirizzato dal sindaco al Comitato e in specie al presidente Giovanni Olmetti: «Ha sempre perfettamente provveduto alla manutenzione del circolo ed è stato al nostro fianco senza risparmiarsi, battendosi per questa opera, mettendo a disposizione dei fondi ed investendo sul tempo libero a beneficio di tutti».

«Il centro socio-culturale della Badorlina ha una storia che parte da lontano: la precedente costruzione era di appena 50 metri quadrati e non era dotata dei doppi servizi a tutela anche dei disabili e dell’impianto di condizionamento: ringrazio il progettista e direttore dei lavori, l’ingegner Catena, e l’ufficio tecnico comunale che ci hanno permesso di arrivare al traguardo, nell’auspicio di poter condividere presto momenti piacevoli di convivio», ha detto Olmetti, rammaricandosi per il fatto che il Covid abbia impedito quest’estate la disputa del torneo di calcetto che vanta dieci anni di tradizione ed una diffusa partecipazione.

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