Osimo

Castelfidardo, al via gli incontri per la candidatura della fisarmonica a patrimonio dell’Unesco

Il percorso è partito nei giorni scorsi, con l’incontro con la dottoressa Patrizia Nardi, esperta in valorizzazione del patrimonio culturale e candidature Unesco, già titolare di importanti riconoscimenti, che ha illustrato il progetto

fisarmonica
(Foto di jacqueline macou da Pixabay)

CASTELFIDARDO – Procede a spron battuto il progetto di salvaguardia, valorizzazione e promozione nazionale e internazionale finalizzato alla presentazione di una proposta di candidatura all’Unesco di uno dei patrimoni più preziosi per i fidardensi: il “saper fare” artigiano legato alla produzione della fisarmonica. Il percorso è partito nei giorni scorsi, con l’incontro della comunità e dell’amministrazione comunale di Castelfidardo con la dottoressa Patrizia Nardi, esperta in valorizzazione del patrimonio culturale e candidature Unesco, già titolare di importanti riconoscimenti, che ha illustrato tecnicamente il progetto e ha voluto conoscere esperti, musicisti, produttori, associazioni del variegato mondo di uno strumento che ha accompagnato la storia popolare, fino ad esprimersi anche in contesti di musica colta. «Un percorso di questo tipo, pur nella sua complessità, offre ai territori la possibilità di riconoscere il valore del proprio patrimonio culturale e di progettarne la cura nel tempo. Il fine ultimo delle Convenzioni è stimolare la propensione alla “cura”, alla salvaguardia nel nostro caso, che è l’unico modo per preservare e trasmettere alle giovani generazioni veri e propri valori di comunità», ha detto Nardi, che sarà la responsabile tecnico-scientifica del progetto.

Le parole del sindaco

«La città di Castelfidardo si prepara ad un percorso entusiasmante – dice il sindaco Roberto Ascani -. L’Amministrazione crede fortemente in questa opportunità e sta lavorando da tempo sulla caratterizzazione di Castelfidardo come città della musica e dell’Unità d’Italia per risaltarne l’identità e la tradizione in stretta sinergia con tutte le parti culturali, associative e imprenditoriali: un obiettivo da raggiungere in unità di intenti e con una visione strategica». Già nell’immediata vigilia dello scoppio della pandemia, la delegazione fidardense aveva verificato a Roma presso il dipartimento di Storia-antropologia-religione-arte e spettacolo, la sussistenza dei requisiti essenziali che vertono sui cardini culturali della tradizione, creatività, archeologia industriale e comunità. L’Unesco ha fino ad oggi riconosciuto come Patrimonio Immateriale 584 elementi (di cui 14 in Italia) in 131 paesi del mondo: la procedura implica un primo passaggio della candidatura presso Commissione Nazionale Italiana Unesco e Miur per una prima valutazione di merito e selezione delle candidature da presentare a Parigi al Segretariato dell’Intergovernmental Committee for the safeguarding of the intangible cultural heritage. Alla formazione del dossier sta contribuendo un gruppo di lavoro allargato in cui, oltre agli esponenti istituzionali, confluiscono in maniera attiva e propositiva rappresentanti e cultori di ogni categoria del mondo fisarmonicistico.

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