Osimo

Castelfidardo: auto presa a sassate, indagano i carabinieri

Il finestrino di una macchina è stato centrato in pieno. Sono intervenute le forze dell'ordine per far luce sull'accaduto. Potrebbe trattarsi di un folle gioco messo in atto da bay vandali

I sassi lanciati a Castelfidardo
I sassi lanciati a Castelfidardo

CASTELFIDARDO – È la nuova follia, il nuovo gioco che ignoti, forse ignari di provocare danni seri, mettono in atto in queste giornate di primavera. Potrebbero essere baby vandali coloro che hanno lanciato grossi sassi alle auto in transito. Martedì sera (27 aprile) c’erano i vigili e i carabinieri per le curve di via della Stazione a Castelfidardo, la strada che porta a Osimo Stazione. Accostata a bordo strada una macchina con un finestrino sfondato da uno di quei massi. Sembravano “piovuti” dal cielo. Qualcuno li ha tirati dal parco del Monumento che si staglia proprio lì sopra. La denuncia è stata sporta da parte della vittima, ancora sotto choc all’arrivo delle forze dell’ordine. Non è finita qui però. Ora sull’accaduto indagano i carabinieri della Stazione di Castelfidardo per risalire agli autori di un tale gesto affinché non lo ripetano più.

«Già da qualche tempo giravano voci sul fatto. Da ieri, pare ci sia una certezza. Chi siano coloro che fanno queste cose non lo sappiamo – dicono dal gruppo fidardense di Fratelli d’Italia -. L’unica cosa di cui siamo certi è che questo “gioco” potrebbe essere fatale per i malcapitati. È necessario trovare chi si diverte a compiere questi atti e fermarlo subito. Poi bisognerà mettersi attorno a un tavolo e capire perché succedono queste cose».

«Sembra che si divertano a tirare sassate alle auto in transito. Il malcapitato è stato un mio amico, cui hanno distrutto il vetro di uno sportello, e sembra che questo “sport” venga già praticato da qualche giorno – racconta un fidardense -. Le persone che si divertono a fare queste cose si rendono conto che compiendo tali gesti potrebbero essere potenziali assassini?». Nessuno è rimasto ferito, un caso puramente fortuito stavolta: «Pensate cosa sarebbe successo se in quell’auto ci fosse stato un bimbo piccolo seduto sul seggiolino», dice una fidardense facendo riflettere.

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