Osimo

Villa Musone altri due giovani nei prof e intanto si pensa alla Coppa

Lorenzo Suarato e Gabriel Prosperi passano alla Fermana. Per la prima squadra domenica a Portorecanati il ritorno di Coppa Italia. Si riparte dalla vittoria per 2-1

Lorenzo Suarato e Gabriel Prosperi

VILLA MUSONE – Il Villa Musone e i prof. È nato ormai un bel feeling nel segno dei colori gialloblu.

Perché il Villa Musone lancia altri due giovani in società professionistiche. Vestiranno la maglia della Fermana i due attaccanti Lorenzo Suarato e Gabriel Prosperi, entrambi classe 2003 che disputeranno – in prestito – con i canarini i Giovanissimi Nazionali.

In precedenza erano passati in squadre prof l’altro attaccante Arcangeletti (all’Ascoli) e Raccio sempre alla Fermana. Un’ulteriore conferma del lavoro positivo svolto da tutto lo staff tecnico del settore giovanile dei “villans’ che può contare su circa trecento iscritti guidati da quest’anno dal nuovo responsabile tecnico Davide Finocchi che ha preso il posto di Maurizio Zandegù. Il settore giovanile del presidente Gianluca Camilletti può contare squadre in tutte le categorie, dai Piccoli Amici fino alla Juniores.

Intanto la prima squadra del Villa Musone ha ripreso gli allenamenti in vista del ritorno di Coppa Italia in programma domenica a Portorecanati (ore 15,30). La squadra di Marco Strappini – inserita in campionato nel girone A di Promozione assieme alle altre anconetane – potrà contare su due risultati (vittoria o pareggio) vista la vittoria di misura colta in rimonta sul proprio campo nel match di andata (2-1) grazie alle reti di Camilletti e Shiroka.



«Sono contento per la vittoria, ma soprattutto per la reazione di carattere e qualità che hanno avuto i ragazzi – dice mister Strappini -. Andremo ad affrontare il ritorno in maniera caparbia, contro una squadra dall’altissimo livello sia tecnico che tattico e allenata da un mister, Possanzini, che fa giocare bene le proprie formazioni. L’obiettivo è passare il turno e prepararsi bene per l’inizio del campionato». Che mister Strappini affronta da esordiente in panchina, come peraltro la Coppa. «Emozione? No, perché bisogna essere concentrati sul lavoro, altrimenti si corre il rischio di sprecare energie su altre cose che servono poco poi in campo».

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